Ponte, "Siamo tutti espropriandi": seconda assemblea per dire no alla grande opera

Lettera Emme INTERNO

MESSINA. Il comitato Noponte Capo Peloro ha convocato per sabato 4 maggio alle ore 17.00, presso l’Horcynus Orca a Torre Faro, la seconda assemblea “Siamo tutti espropriandi” con l’obiettivo di “aggiornare tutte/i, sia coloro che subiranno da nord a sud in prima persona gli espropri o servitù e sia a coloro che verranno “espropriati” della loro città, su quanto si è fatto, si sta facendo e s’intende fare per bloccare il progetto del ponte sullo Stretto e resistere agli espropri e alle servitù”. (Lettera Emme)

Ne parlano anche altre testate

“Il franco navigabile del ponte sullo Stretto di Messina è di 72 metri per una larghezza di 600 metri e si riduce a 65 metri, solo in presenza di condizioni eccezionali di traffico pesante stradale e ferroviario. (StrettoWeb)

Se quel limite fosse troppo basso, come denuncia il presidente di Federlogistica Luigi Merlo, vi sarebbe un immediato impatto negativo per il traffico mercantile e quello commerciale, che sarebbe costretto a trovare vie alternative deviando dalla tratta attuale. (Open)

MESSINA – “Totale dissenso rispetto alla nota sul ponte dell’Ordine degli ingegneri di Messina. Giacomo Gugliemo, anche lui ingegnere e socio fondatore del comitato “Ponte e Libertà” si scaglia contro le osservazioni di oggi: “Ho letto con stupore il comunicato dell’Ordine professionale al quale mi pregio di appartenere. (Tempo Stretto)

Secondo i professionisti occorre aggiornare il progetto definitivo su diversi aspetti: da quello sismico a quello dei materiali. Sul capitolo Ponte intervengono gli ingegneri che restano assolutamente favorevoli alla realizzazione dell'opera. (Messina)

Le grandi navi potranno passare sotto il Ponte sullo Stretto di Messina, «Il franco navigabile - assicura l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci - è di 72 metri per una larghezza di 600 metri e si riduce a 65 metri, solo in presenza di condizioni eccezionali di traffico pesante stradale e ferroviario. (Giornale di Sicilia)

“Il progetto esecutivo annunciato per l’estate slitterà, quindi, a dopo novembre quando ci dovrebbe essere l’approvazione del Cipes. Prima però arriverà la valutazione di impatto ambientale – spiega Ciucci a Radio1 – e Stretto di Messina si prenderà più dei 30 giorni previsti per rispondere alle oltre 200 integrazioni richieste dal Ministero dell’Ambiente”. (StrettoWeb)