Studenti applaudono alla morte di Siani vedendo Fortàpasc, Valditara: «Fare luce sull’accaduto»

Stavano assistendo, nell'ambito di un progetto scolastico, alla proiezione del film Fortapàsc con Libero De Rienzo su Giancarlo Siani, il giornalista napoletano ucciso dalla camorra nel 1985. Al momento dell’omicidio, un gruppetto tra loro ha iniziato a battere le mani. Lo ricostruisce un articolo de Il Mattino: il fatto sarebbe avvenuto al cinema Plaza del Vomero, protagonisti alcuni studenti dell'istituto comprensivo Maiuri-Piscicelli. (L'Unione Sarda.it)

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Alcuni studenti a Napoli hanno applaudito alla scena dell'omicidio di Giancarlo Siani da parte della Camorra nel film Fortàpasc: annuncio di Valditara Gli studenti di una scuola media di Napoli stavano guardando al cinema ‘Fortapàsc‘, il film sulla storia del giornalista Giancarlo Siani, morto a 26 anni per mano della Camorra, quando, durante la scena dell’omicidio, sono partiti gli applausi. (Virgilio Sapere)

È la quinta targa che l’Ateneo romano dedica a una vittima innocente di mafia grazie al progetto “Roma Tre contro le mafie" che prevede l’intitolazione di dodici aule. «Il progetto è nato grazie alla suggestione di Paolo Siani, fratello di Giancarlo – ha spiegato Massimiliano Fiorucci, Rettore dell’Università Roma Tre -. (ilmattino.it)

Triste. Non posso, sono già impegnato, ma non nascondo che mi fa piacere non intervenire in un pubblico dibattito. (Avvenire)

È uno tzunami quello che sta investendo la scuola Maiuri, dove alcuni studenti hanno applaudito durante la scena dell'omicidio del giornalista Giancarlo Siani nel film Fortapasc. Il giornalista di inchiesta, per anni corrispondente de Il Mattino, fu ucciso dalla camorra nel 1985, per volere di Totò Riina, capo di Cosa nostra. (ROMA on line)

Continua a far discutere quell’applauso scattato durante la proiezione del film Fortapasc, mentre scorrevano le immagini dell'omicidio del giornalista Giancarlo Siani per mano della camorra, da parte di un gruppetto di allievi dell'Istituto comprensivo del Vomero Amedeo Maiuri. (Sky Tg24 )

Il giornalista di inchiesta, per anni corrispondente de Il Mattino, fu ucciso dalla camorra nel 1985, per volere di Totò Riina, capo di (Secolo d'Italia)