Sostenibilità, Previati (Assonebb): “Migliorare cultura finanziaria imprenditori è sfida per Paese”

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(Adnkronos) – “Aumentare il livello di educazione finanziaria sia degli individui sia delle organizzazioni è una delle sfide del futuro di questo Paese”. Sono le parole Daniele Previati, presidente dell’ Associazione nazionale enciclopedia della banca e della borsa (Assonebb) in occasione dell’incontro ‘Cultura Finanziaria e Sostenibilità: le sfide per banche e pmi’, organizzato a Modena da Assonebb, Bper, Cna, Confcommercio, Confesercenti Modena, Lapam Confartigianato e dedicato al tema della cultura finanziaria e del rapporto fra istituti di credito e piccole e medie imprese. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Se ne è parlato anche su altri media

I ministri del G7 di Clima, Energia e Ambiente chiudono la due giorni a Torino, presso la Reggia di Venaria, con l'adozione di una Dichiarazione congiunta, che dà un preciso seguito agli obiettivi concordati alla COP 28 e trasmette un messaggio chiaro agli altri Paesi, in particolare alle maggiori economie, sull'impegno necessario a rispondere adeguatamente alla sfida del cambiamento climatico, in modo ambizioso ed efficace. (LA STAMPA Finanza)

Marco Salvadè, presidente di ACIMIT: “L’indice degli ordini per il periodo gennaio-marzo 2024 conferma per i mercati esteri una generale prudenza nel pianificare nuovi investimenti” (Impresa Italiana)

È confermato l’obiettivo di uno stop al carbone nella produzione di energia nella prima metà della decade 2030 e dal G7 nasce anche la prima Coalizione per l’acqua, per affrontare la crisi idrica globale e promuovere politiche inclusive. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Accanto alla phase out dal carbone, la conferenza ha visto i partecipanti impegnarsi su altri importanti obiettivi, sbloccando “migliaia di miliardi” di investimenti nelle rinnovabili, sistemi di accumulo energetico, fusione nucleare e in iniziative a tutela dell’acqua, in modo da “affrontare la crisi idrica globale”. (HDblog)

Progressivo abbandono dei combustibili fossili, la cui prima tappa è l’uscita dal carbone; favorire la forte crescita delle rinnovabili attraverso la moltiplicazione della capacità di stoccaggio dell’energia; promuovere la collaborazione dei G7 nel settore dell’energia da fusione; emanciparsi dalle rimanenti importazioni di gas russo; ridurre le emissioni di metano; aumentare la sicurezza e la sostenibilità delle materie prime critiche; eliminare le emissioni di gas serra diversi dalla CO2; creare un “Hub G7” per accelerare le azioni di adattamento; istituire una “Coalizione G7 sull’Acqua”; sviluppare una Agenda volontaria su tessile e moda circolari; assicurare una transizione giusta verso l’energia pulita nei paesi in via di sviluppo, con particolare riferimento all’Africa. (Frosinone News)

Fra gli altri impegni presi nel documento finale, ci sono la riduzione del 75% al 2030 delle emissioni di gas metano dalle filiere dei carburanti fossili; la decarbonizzazione degli impianti industriali e hard-to abate, ricorrendo alle tecnologie innovative, tra cui cattura e stoccaggio del carbonio, l’idrogeno rinnovabile a basse emissioni e biometano; la promozione della sicurezza di approvvigionamento delle materie prime critiche, mediante la concreta attuazione del Piano previsto al G7 dello scorso anno. (Libertà)