Vitaliano Trevisan, il biglietto: «Sono stanco, nessuno si senta responsabile»

«Il mio è un gesto volontario» - è il senso del biglietto d’addio ritrovato dai carabinieri all’interno della casa - perché «sono stanco e non ne posso più», e quindi «nessuno deve sentirsi responsabile perché nessuno avrebbe potuto fare nulla».

Un biglietto ragionato, non certo compilato di getto» lo descrive Nicola, il nipote dello scrittore ritrovato senza vita venerdì nella sua abitazione arroccata sulle colline sopra Crespadoro, in provincia di Vicenza (Corriere della Sera)

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«Non sono mai stato, né mai sarò, un buon venditore Tra le altre cose, gli faceva dire: «Non riesco mai a capire come mai si attribuisca tanta importanza alla libertà, che in effetti è solo una parola. (Corriere della Sera)

Alcune settimane fa Trevisan era stato ricoverato nel reparto psichiatrico dell'ospedale di Montecchio Maggiore. È il minimo per un uomo che ha dato così tanto alla cultura veneta e italiana (VicenzaToday)

Non gliel’ho chiesto, quando me l’ha ricordato. Una volta Vitaliano Trevisan mi mise le mani addosso. (doppiozero)

Lo scorso ottobre era stato sottoposto a un accertamento sanitario obbligatorio all’ospedale di Montecchio Maggiore. Come riporta Il post, lo scorso ottobre era stato dimesso dal reparto psichiatrico dell’ospedale di Montecchio Maggiore, dove era stato sottoposto a un accertamento sanitario obbligatorio (il Dolomiti)

8 Gennaio 2022. Se ne è andato Vitaliano Trevisan. E in particolare, vederli in scena, Trevisan e Scarpa, uno nei panni di Craxi e l’altro in quelli del fidato Cecchin, fu esilarante. (GLI STATI GENERALI)