La Corte dei Conti europea boccia i bio-carburanti - News

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La Corte dei conti europea ha espresso dubbi sull'efficacia dei biocarburanti come alternativa credibile ai veicoli elettrici per la transizione energetica del settore automobilistico. Attraverso un'analisi condotta negli ultimi due anni, la Corte ha evidenziato le sfide significative che limitano l'uso dei biocarburanti, tra cui la limitata disponibilità di biomassa, il costo superiore rispetto ai carburanti tradizionali e l'effettiva sostenibilità ambientale. (Automoto.it)

La notizia riportata su altri giornali

Durante la conferenza stampa, la Corte dei Conti Europea ha ripreso quattro dei rapporti pubblicati negli ultimi mesi, tutti disponibili sul sito dell'istituzione. (DMove.it)

In Germania, si è passati dal 17 al 18% tra il 2022 e l’anno scorso, nel Regno Unito è crescita zero tra il 2022 e il 2023, in Francia e persino in Scandinavia (Danimarca, Norvegia, Svezia) la crescita in doppia cifra tra il 2020 e il 2022 si è ridimensionata al +4%, in Italia, dove la diffusione delle auto elettriche non è mai davvero decollata complice la mancanza di un’adeguata politica di incentivazione e un livello delle infrastrutture che cresce a un ritmo insufficiente, dal 2021 l’incidenza dei veicoli a batteria sulle nuove immatricolazioni è stabile al 4%. (Economy Magazine)

La Corte dei Conti Ue boccia l’auto elettrica e la “tagliola” del 2035? Leggendo una parte dei giornali italiani sembrerebbe proprio di sì. (Vaielettrico.it)

Chi ha fissato il 2035 come l’anno in cui le auto con motore endotermico non circoleranno più ha sbagliato, “ha una visione distorta della transizione e della mobilità sostenibile”. La Corte dei Conti europea esprime il giudizio più severo sulla data delle auto elettriche: l’Ue non è ancora pronta per la svolta, oggetto di una decisione politica contrastata (FIRSTonline)

Tutto molto rivoluzionario, tutto molto alternativo, ma tutto molto poco praticabile. Bruxelles – Addio ai motori tradizionali dal 2035, per auto e veicoli commerciali leggeri meno inquinanti e più a misura di Green Deal e dei suoi obiettivi di sostenibilità. (EuNews)

L’auto elettrica europea per nulla competitiva e un salasso per i cittadini europei, i carburanti alternativi a quelli tradizionali che risultano «insostenibili» da un punto di vista della produzione, e un’agenda europea che pone rischi per la sovranità industriale a dodici stelle. (La Stampa)