Stellantis Mirafiori: ancora cassa integrazione per i dipendenti del sito dove viene prodotta Fiat 500e

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Continua lo stop alla produzione presso lo stabilimento Stellantis Mirafiori che non riesce ad uscire dalla crisi in cui è piombata da qualche tempo a questa parte a causa del calo della domanda per le auto che vi vengono prodotte e cioè Fiat 500e e le vetture di Maserati. Ancora cassa integrazione per lo stabilimento Stellantis Mirafiori Nonostante lo sciopero generale dello scorso venerdì a Torino e nonostante le rassicurazioni da parte del CEO di Stellantis Carlos Tavares, la situazione presso lo stabilimento Stellantis Mirafiori non sembra migliorare. (ClubAlfa.it)

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Solo il 30 per cento di loro ha votato contro. Anche gli azionisti del gruppo Stellantis hanno approvato il suo stipendio che tra retribuzione bonus e incentivi ammonta a 36,5 milioni di euro. (ClubAlfa.it)

Stellantis ha annunciato nelle scorse ore che tutte le risoluzioni sottoposte all’approvazione degli azionisti durante l’ Assemblea Generale Annuale (AGM) tenutasi di persona e trasmessa in diretta sul sito web di Stellantis, sono state adottate, inclusa la proposta di approvazione della distribuzione di un dividendo di 4,7 miliardi di euro su azioni ordinarie. (ClubAlfa.it)

Una stima fatta sulla base dei dati raccolti dei lavoratori del settore privato. Mentre un operaio guadagna circa 1.415€ netti al mese. (Radio Radio)

Nello stesso giorno, ieri, mentre 4,7 miliardi di euro venivano distribuiti da Stellantis come dividendi agli azionisti e 36,7 milioni venivano contabilizzati a favore del manager Tavares, veniva anche annunciato un nuovo stop alle Carrozzerie di Mirafiori e l'ingresso in cassa integrazione di 2000 operai, che vanno a sommarsi (Secolo d'Italia)

A dirlo è Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità: “L’assemblea degli azionisti di Stellantis ha approvato con il 30% dei voti contrari lo stipendio dell'amministratore delegato Tavares che è di 23,5 milioni di euro a fronte dei 14,9 del 2022, con un incremento che supera il 55%”. (Collettiva.it)