Foti: «Più della politica mi hanno ferito i media. Bimbi usati per creare una gogna»

Il Dubbio INTERNO

«La vicenda di Bibbiano è stata una leggenda. Una leggenda che ha convinto soprattutto i media, che hanno acquisito, con la qualità dell’evidenza, informazioni che una sorta di ufficio stampa della procura diffondeva, presentando la leggenda con la qualità e la certezza dell’evidenza assoluta. Ma questa leggenda non poteva resistere, stante l’assoluta infondatezza dell’impianto accusatorio». A parlare è Claudio Foti, lo psicoterapeuta divenuto il volto simbolo del processo “Angeli e Demoni”, assolto definitivamente dopo la sentenza in Cassazione (Il Dubbio)

La notizia riportata su altri giornali

Ciò che abbiamo sempre sottolineato e continuiamo a sostenere, è la ferma condanna politica di fronte a un modello di affidi che non adotta le misure necessarie a proteggere bambini e adolescenti". Sono costretto a ribadire per l’ennesima volta che, rispetto all’inchiesta ‘Angeli e Demoni’, la posizione di Fratelli d’Italia è sempre stata garantista e non cambierà in seguito alla sentenza della Cassazione (il Resto del Carlino)

Claudio Foti è lo psicoterapeuta al centro del caso Bibbiano. Diciassette persone sono tuttora a processo in primo grado sul caso dei falsi affidi ai comuni della Val d’Enza. (Open)

Cinque anni dopo cosa resta di Bibbiano? L’assoluzione in via definitiva dello psicoterapeuta Claudio Foti, il principale imputato dell’inchiesta “Angeli e demoni”, ci obbliga a riconsiderare questa vicenda in una luce diversa. (Avvenire)

"Razionalmente lo sapevo, ma quando c'è una gogna pubblica ti senti un perseguitato". (Fanpage.it)

La lezione di Bibbiano? Non ci sono angeli tutti da una parte e demoni dall’altra (Diocesi di MIlano)

In tribunale a Reggio il processo sugli affidi in Val d’Enza è in corso, ma per lo psicologo e psicoterapeuta di Pinerolo, fondatore della Hansel & Gretel, l’iter processuale è finito. Reggio Emilia «L’assoluzione definitiva per lo psicoterapeuta Foti in sostanza mette la parola fine al presunto “caso Bibbiano”, con un colpo durissimo all’intero impianto accusatorio». (Gazzetta di Reggio)