Il debito pubblico italiano segna l’ennesimo record e lo sapete che ciascun lavoratore paga il 10% dello stipendio per gli interessi?

Investire Oggi ECONOMIA

I numeri. Grazie alla BCE e al suo estremo accomodamento monetario, il nostro debito pubblico è e resta sostenibile.

Banca d’Italia snocciola gli ultimi dati sul debito pubblico, che nel mese di aprile ha segnato l’ennesimo record in valore assoluto.

Debito pubblico sostenibile?

A fine dicembre, quindi, il debito pubblico italiano si attesterà verosimilmente in area 2.775 miliardi.

Il debito pubblico italiano è finanziariamente sostenibile per il semplice motivo che a pagarne il prezzo siamo noi cittadini contribuenti-utenti

(Investire Oggi)

Su altri media

L’incremento riflette l’aumento delle disponibilità liquide (17,1 miliardi, a 101,8) e il fabbisogno del mese (11,9 miliardi). Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 25,9 miliardi mentre quello delle Amministrazioni locali di 3,5 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto invariato. (TG-PRIMARADIO)

Nel caso dei crediti da Superbonus 110%, in attesa di un’analisi più approfondita, da parte di Eurostat, questi appaiono limitati all’importo del debito fiscale dei fruitori, quindi non sono interamente “payable” (pagabili). (www.ferrutensil.com)

(ITALPRESS) – Ad aprile il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 29,3 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.680,5 miliardi. Nei primi quattro mesi del 2021 le entrate tributarie sono state pari a 127,8 miliardi, in aumento del 7,3 per cento (8,7 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. (SardiniaPost)

Per la terza volta nella storia si è superata la fatidica soglia di 100 mila euro di debito a famiglia, arrivando a 102 mila e 337 euro” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. (Agenpress)

Lo rende noto Bankitalia segnalando che il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 29,3 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.680,5 miliardi. Gli scarti e i premi all’emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione dei tassi di cambio hanno aumentato il debito per ulteriori 0,4 miliardi (L'agone)

L’incremento riflette l’aumento delle disponibilità liquide (17,1 miliardi, a 101,8) e il fabbisogno del mese (11,9 miliardi). Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 25,9 miliardi mentre quello delle Amministrazioni locali di 3,5 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto invariato. (Sicilianews24)