Fmi, la pandemia brucia 3 mila miliardi in Europa. "Fare tutto il possibile, non ritirare stimoli"

la Repubblica ECONOMIA

"Un sostegno discrezionale che - ricorda il Fondo - si è aggiunto ai consistenti stabilizzatori automatici europei" con "la maggior parte dei pacchetti fiscali utilizzata per programmi di mantenimento del lavoro e sostegno alla liquidità per le imprese".

L'Fmi stima che in Europa la dimensione media delle misure fiscali discrezionali annunciate per il 2020 sia stata del 6,2% del Pil per le economie avanzate - come l'Italia - e del 3,1% per quelle emergenti. (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Un ritiro prematuro delle politiche di sostegno potrebbe risospingere i Paesi nella recessione, cancellando gran parte di quanto ottenuto finora. La stima è contenuta nel Regional outlook del Fondo monetario internazionale, secondo cui l'economia del vecchio continente calerà del 7% quest'anno prima di risalire del 4,7% il prossimo. (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

A fornire un outlook aggiornato sul vecchio continente è il Fondo Monetario Internazionale, che ha dato indicazioni piuttosto fosche sull’uscita dalla crisi nella regione europea. In questa cornice, il Fondo Monetario Internazionale ha messo in guardia i Paesi europei: l’uscita dalla crisi sarà più lenta e difficoltosa. (Money.it)

I rischi per l'economia europea «restano significativi e stanno aumentando con la seconda ondata di infezioni che si sta intensificando. Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale, sottolineando che la «risposta senza precedenti ha evitato un risultato devastante»: senza la «recessione sarebbe stata ben peggiore». (Il Messaggero)

l Fondo Monetario Internazionale prevede per l'Europa una contrazione economica del 7% nel 2020, la maggiore dalla Seconda Guerra Mondiale. Le banche europee sono entrate nella pandemia forti e si sono dimostrate resilienti a uno shock senza precedenti. (Ticinonline)

Per il 2020, gli economisti di Washington prevedono una contrazione del 7%, la maggiore dalla Seconda Guerra Mondiale ma in miglioramento rispetto al -8,5% stimato in giugno. Molte di queste perdite non saranno recuperate nel medio termine». (La Stampa)

Il Fondo però aggiunge “la risposta senza precedenti ha evitato un risultato devastante: senza la recessione sarebbe stata ben peggiore”. Lo ribadisce il Fondo monetario internazionale che stima per il 2020 una contrazione del Prodotto interno lordo del Vecchio Continente del 7%. (Il Fatto Quotidiano)