“Migliaia di giornalisti e attivisti spiati dai governi”: sotto accusa anche Orban - L'Unione Sarda.it

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Il programma, commercializzato dall’israeliano Nso Group e chiamato Pegasus, è stato creato per consentire ai governi di seguire terroristi e criminali.

Diversi governi “autoritari” hanno utilizzato un software per spiare i cellulari di giornalisti, attivisti e manager nel mondo.

La lista dei numeri di telefono segnalati dall'inchiesta su Pegasus comprende più di 50mila numeri, concentrati in Paesi che applicano una stretta sorveglianza sui loro cittadini. (L'Unione Sarda.it)

Ne parlano anche altri giornali

La società israeliana Nso, che ha sviluppato lo spyware, contestato i dati trapelati attraverso l'inchiesta giornalistica e annuncia una propria indagine per verificare la credibilità della notizia Secondo Edward Snowden, che rivelò i programmi di sorveglianza di massa della National Security Agency, «questo leak diventerà la storia dell'anno». (il Giornale)

E dalle carte emergerebbe che nel mirino siano finite anche persone vicine a Jamal Khashoggi, il reporter e dissidente saudita ucciso e fatto a pezzi. Tra i Governi che l'hanno usato per spiare ci sarebbe - scrive il Wp - anche quello ungherese di Victor Orban. (RSI.ch Informazione)

Molti numeri sarebbero associati ai cluster di 10 paesi: Azerbaijan, Bahrain, Ungheria, India, Kazakistan, Messico, Marocco. Nella lista, secondo il Washington Post, figurano anche primi ministri. (Adnkronos)

Anche se i telefoni elencati coprivano più di 45 Paesi in quattro continenti, tra cui più di 1.000 numeri in Stati europei. Anche il procuratore turco che indagava sulla sua morte era nella lista (Il Fatto Quotidiano)

18 luglio 2021 a. a. a. Il governo Orban e diversi governi definiti "autoritari" avrebbero utilizzato un software israeliano per spiare i cellulari di giornalisti, attivisti e manager nel mondo. E dalle carte, riporta il sito dell'Ansa, emergerebbe che nel mirino siano finite anche persone vicine a Jamal Khashoggi, il reporter saudita ucciso (Liberoquotidiano.it)

Dávid Dercsényi lavora al settimanale HVG ed è uno dei cronisti sotto spionaggio. "Lo scandalo Pegasus è ben lontano dall'essere finito" (Euronews Italiano)