L’avvocato Cohen contro l’ex presidente. Sembrano i Sopranos ma è il processo Trump

il manifesto ESTERI

“Il mio lavoro consisteva nel risolvere i problemi del signor Trump. Mettere a posto le cose. Renderlo felice”. Michael Cohen, l’uomo che per anni è stato l’avvocato e faccendiere di The Donald, ha descritto così il suo lavoro, un impiego dai contorni sfumati e dalla finalità inequivocabile. Questa è l’ultima settimana di udienze per quello che probabilmente sarà l’unico processo penale contro il tycoon prima delle elezioni, ed è la settimana della deposizione di Cohen. (il manifesto)

Su altri media

La “terza carica” degli USA, lo speaker della Camera Mike Johnson, martedì mattina è apparso Downtown Manhattan davanti ai giornalisti assemblati fuori mentre è in corso il processo a Donald Trump soprannominato “Hush Money” (Soldi per il silenzio, quelli dati alla pornostar “Stormy Daniels”). (Tiscali Notizie)

“Al 2018”, risponde Cohen. I bei tempi della coppia Donald Trump-Michael Cohen si esauriscono in apertura di udienza, quando viene proiettata sui quattro schermi in aula la foto che ritrae l’ex avvocato tuttofare, in posa, dietro il podio nella sala conferenze della Casa Bianca. (la Repubblica)

Johnson è la seconda carica istituzionale più alta degli Usa dopo il capo della Casa Bianca. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

A partire dallo speaker repubblicano della Camera Mike Johnson, terza carica del paese, arrivato in tribunale nel corteo di auto dell'ex presidente Usa. Johnson ha rilanciato la politicizzazione del processo penale contro Trump, attaccando il sistema giudiziario che viene «utilizzato come arma» contro di lui. (ilGiornale.it)

Al suo posto si è espresso Johnson parlando ai reporter fuori dal tribunale. L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è arrivato al tribunale di New York dove si sta svolgendo un processo penale contro di lui accompagnato dal presidente repubblicano della Camera dei Rappresentanti, Mike Johnson. (Tiscali Notizie)

Michael Cohen, l’ex avvocato del tycoon, ha raccontato oggi in aula, al 15° piano del palazzo del tribunale di New York, come Stormy Daniels ebbe denaro in nero perché non rivelasse nel 2016 di aver fatto sesso con Trump dieci anni prima (AGI - Agenzia Italia)