Kate Middleton, la cura rivoluzionaria per il cancro arriva dal Giappone: ecco in cosa consiste e perché possono farla tutti

Kate Middleton, la cura rivoluzionaria per il cancro arriva dal Giappone: ecco in cosa consiste e perché possono farla tutti

Nella sua lotta contro la terribile malattia Kate Middleton sta seguendo una popolare cura giapponese alla portata di tutti. Dopo la notizia choc sul cancro diagnosticatole lo scorso gennaio, Kate Middleton sta affrontando la difficile battaglia con la malattia insieme ai medici. Per sconfiggere il tumore la Principessa del Galles sta seguendo una chemioterapia preventiva, ma non solo. Il trattamento chemioterapico, secondo le notizie fatte trapelare dai giornalisti vicino alla Royal Family, non è l’unica risorsa messa in campo per affrontare il cancro. (Abruzzo Cityrumors)

Se ne è parlato anche su altre testate

Queste le notizie che arrivano da giornalisti vicino alla casa reale. Si tratta di una cura molto popolare in Giappone, e, secondo gli esperti, è consigliata dagli specialisti ad Harvard e sta diventando sempre più importante nella comunità scientifica. (DiLei)

Ha proprio usato la metafora dell'inferno per spiegare il calvario a cui è sottoposta tutta la famiglia per via delle cure oncologiche a cui si sta sottoponendo Kate. Sono le parole della stilista, e confidente di Kate Middleton e del Principe William, Amaia Arrieta. (ilmessaggero.it)

"Kate Middleton e William stanno vivendo l'inferno" da quando è stato diagnosticato il cancro alla Principessa del Galles che ha chiesto il massimo del riserbo per poter affrontare la malattia con serenità, trovando anche il giusto modo per proteggere i figli, George, Charlotte e Louis, da qualsiasi trauma che il tumore della mamma potrebbe causare loro. (DiLei)

C’è un medico catanzarese nell’equipe medica che ha effettuato l’intervento di Kate Middleton al Policlinico Gemelli. “Premettendo che i dati che conosciamo sono pochi, – si evince dal settimanale Gente – se è stato effettuato l’intervento chirurgico possiamo ipotizzare che la malattia doveva essere in uno stadio iniziale”. (CatanzaroInforma)