Il Big Mac cambiò l’Urss Ora McDonald’s dà l’addio

QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

E così il 31 gennaio, già alle 4 di notte, più di 30mila persone si mettono in fila in piazza Pushkin per ordinare il loro primo Big Mac.

Da allora il colosso statunitense conquista tutti gli undici fusi orari russi: da Kaliningrad alla Kamchatka, c’è sempre almeno un McDonald’s con la piastra fumante.

E non a caso le prime immagini in rete del marchio ’Zio Vanya’ ricordano platealmente quello del Mac americano

Tre anni dopo, a impero disgregato e comunismo in soffitta, è il neopresidente russo Boris Eltsin in persona a presenziare all’apertura del secondo McDonald’s di Mosca (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altri giornali

Siamo nel 1990, proprio agli sgoccioli dell’URSS, la storica immagine scattata cristallizza le file di persone in attesa di acquistare il loro hamburger. Più di trent’anni di fast food in Russia: la diplomazia dell’Hamburger. (Il Primato Nazionale)

Questo è quanto riporta Bloomberg aggiungendo che i punti vendita non utilizzeranno più il nome, il logo ed il marchio di McDonald’s. A comunicarlo è proprio la catena di ristoranti food statunitense che operava nel paese da trentadue anni. (InvestireOggi.it)

«McDonald’s tornerà in Russia sotto un nuovo marchio a giugno, mantenendo la catena di ristoranti e il menu, così come i posti di lavoro. Mosca pronta a “nazionalizzare” attraverso “Zio Vanja”. McDonald’s, però, di fatto sparirà solo come marchio, mentre tutta la rete di produzione e vendita dovrebbe essere acquisita e riproposta pressoché identica dal nuovo acquirente russo. (Secolo d'Italia)

McDonald's venderà l'intero portafoglio di ristoranti a un acquirente locale che non potrà quindi più usare il nome, il logo, il marchio e il menu McDonald's lascia definitivamente la Russia. (L'Unione Sarda.it)

Da marzo, dopo l'inizio del conflitto in Ucraina, la catena ha chiuso temporaneamente gli oltre 850 punti vendita in Russia. Era il 31 gennaio del 1990 quando il primo McDonald’s aprì nel centro di Mosca, in piazza Pushkin. (Vanity Fair Italia)

"Siamo estremamente orgogliosi dei nostri 62mila dipendenti", ha dichiarato ufficialmente l'azienda "Tuttavia siamo impegnati nei confronti della nostra comunità globale e dobbiamo restare irremovibili sui nostri valori". (il Dolomiti)