Bonus 600 euro marzo, domanda respinta: superate precedenti incompatibilità, arrivano nuovi accrediti

InvestireOggi.it INTERNO

Il decreto Rilancio è intervenuto sanando l’incongruenza dell’assegno ordinario di invalidità con il bonus 600 euro.

222.”. La scadenza per la domanda del bonus 600 euro di marzo in questo caso, quindi, viene prorogata al 3 giugno perché vengono concessi, come da legge, quindici giorni di tempo dalla pubblicazione del Dl Rilancio del 19 maggio 2020.

Domanda bonus 600 euro respinta: si può ripresentare?

Alcune domanda per il bonus 600 respinte per elementi di incompatibilità a marzo potrebbero essere riesaminate alla luce di alcune interpretazioni più morbide. (InvestireOggi.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

La scadenza del 3 giugno interessa a chi, titolare d'assegno ordinario d'invalidità, è stata respinta la domanda di bonus 600 euro per marzo e quanti non l'hanno mai presentata. Lo ricorda l'Inps, spiegando che il cumulo tra le due misure è prevista dal decreto Rilancio. (Italia Oggi)

I lavoratori autonomi che avevano diritto all'indennità Covid per il mese di marzo, e non hanno ancora fatto domanda, potranno farlo solo fino al 3 giugno. Invece l'indennità ai lavoratori autonomi (600 euro) per il mese di aprile sarà attribuita dall'Inps senza bisogno di fare una nuova domanda, se la si è già avuta a marzo. (la Repubblica)

Vignetta di Claudio Cadei. In nome di Dio andatevene. In nome di Dio andatevene, ancora. (Italia Oggi)

Nel dettaglio sono state presentate:. 11.438 domande di Cassa integrazione ordinaria di cui 3.983 a pagamento diretto;. 3.611 domande di Assegno ordinario di cui 1.531 a pagamento diretto;. 8.146 domande di Cassa integrazione in deroga. (BergamoNews.it)

Recchioni prende spunto da questa occasione anche per richiamare l’attenzione sulla vicenda della J.P. Pubblicità. Gesto di grande altruismo dei dipendenti (in cassa integrazione) della Jp Industries. (Gualdo News)

Il bonus ai lavoratori autonomi già previsto per marzo (commercianti, artigiani, agricoli, liberi professionisti e collaboratori, stagionali del turismo ecc), ricorda l’Inps, non contribuisce alla formazione del reddito e non dà diritto a contribuzione figurativa. (Gazzetta del Sud)