Cariche e studenti fermati dalla Polizia, ma le proteste non fermano la Sapienza: "Rifiutiamo il boicottaggio"

L'HuffPost INTERNO

Dall’alba al tramonto. La protesta degli studenti dei collettivi de La Sapienza è iniziata alle prime luci del giorno con due ragazze, Martina e Letizia, che si sono incatenate sotto alla sede del rettorato e si è conclusa nel tardo pomeriggio prima con l’“assalto” a uno dei portoni del rettorato, poi con un tentativo di uscire dalla città universitaria che ha determinato qualche momento di tensione con le forze dell'ordine, con almeno tre cariche di alleggerimento, e il fermo di due studenti, a seguito delle quali sono state chieste le dimissioni della rettrice. (L'HuffPost)

Su altre fonti

Nata nel 2022 come progetto pilota in Italia, la University è stata successivamente estesa e sviluppata a beneficio di tutti i dipendenti nei 13 Paesi del Gruppo, consentendo loro un approccio su misura all’apprendimento e allo sviluppo di competenze professionali per ciascun’area di business e funzione aziendale. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Due studentesse, Martina e Letizia, si sono incatenate al totem davanti all’ingresso del Rettorato dell’Università “La Sapienza” a Roma per “richiedere lo stop degli accordi dell’università con Israele e le dimissioni della rettrice Polimeni dalla fondazione MedOr”. (Il Fatto Quotidiano)

Dopo quattro giorni di occupazione degli uffici del rettorato, dopo i reiterati inviti di Lorito a levare le tende per apri… (La Repubblica)

Maroun diventerà così la prima donna araba d’Israele ad assumere l’incarico di rettrice. «L’Università di Haifa per me è casa. (Moked)

"Mi avete tirato per i capelli, sono caduta a terra e mi avete calpestato." Lo sfogo di una manifestante contro la polizia in tenuta antisommossa dopo gli scontri all'Università Sapienza tra gli agenti schierati e i collettivi pro Palestina avvenuti nella serata. (Repubblica TV)

L’incontro con studenti e professori, tenutosi ieri a seguito della liberazione del Rettorato della Federico II, si è svolto “nel reciproco rispetto delle differenti posizioni emerse”; hanno partecipato “centinaia di persone tra le quali vi erano esponenti di tutte le componenti dell’Ateneo”, ed è stato “un primo momento di confronto e discussione, i cui esiti dovranno poi incanalarsi, come è ovvio, nell’alveo dei processi democratici dell’Ateneo, coinvolgendo quindi il Senato Accademico, che sarà chiamato ad esprimersi su un documento prodotto da un gruppo di lavoro composto da studenti, personale tecnico amministrativo e docenti e che verrà insediato a breve”. (anteprima24.it)