L’attentato a Zelensky doveva essere “un regalo gradito a Putin” per il suo insediamento. Il piano: “80 mila dollari e mine antiuomo”

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Avrebbero dovuto rapire e poi eliminare Zelensky. Un’operazione che, secondo i servizi segreti ucraini, sarebbe dovuta essere “il regalo più gradito per Putin” nel giorno del suo quinto insediamento. Non solo. Il complotto sarebbe costato circa “80 mila dollari per colpire”. E nel “pacchetto” erano comprese anche, per i russi, cariche esplosive e mine antiuomo. Il piano è stato però sventato dal servizio di sicurezza di Kiev, Sbu. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Ci sono alcuni osservatori, ingegneri". Ebbene, ci sono alcuni militari lì. (Il Giornale d'Italia)

L'ennesimo complotto per uccidere Volodymyr Zelensky questa volta è stato ordito in seno agli stessi servizi segreti incaricati di difenderlo. Il piano sventato da Kiev, l'ultimo di una decina di tentativi di eliminare il leader ucraino, sembra però essere il più sofisticato tramato sinora da Mosca. (ilmessaggero.it)

Riferendosi all’undicesimo attentato a Zelensky, l'uomo ha rivelato che sarebbe dovuto avvenire "prima della Pasqua ortodossa, domenica scorsa. (Liberoquotidiano.it)