Regeni, il processo andrà avanti. La legale Ballerini: “Schiaffo da Meloni? No comment, per fortuna in Italia c’è la separazione dei poteri”

Il Fatto Quotidiano INTERNO

“Uno schiaffo le parole di Giorgia Meloni? Non le commentiamo, diciamo solo che nel nostro Paese fortunatamente c’è la separazione dei poteri, a differenza di quello che succede nei regimi”. A rivendicarlo, replicando al Fattoquotidiano.it, l’avvocata Alessandra Ballerini, legale della famiglia Regeni, insieme a Claudio e Paola Regeni, genitori di Giulio, il ricercatore friulano rapito, torturato e ucciso in Egitto nel 2016, a margine dell’udienza a Roma del processo che vede imputati quattro 007 egiziani. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

“Grazie a questa rinnovata cooperazione e ai buoni rapporti coltivati abbiamo raggiunto l’importante risultato della scarcerazione di Patrick Zaki, ma a differenza di quanto sostenuto da alcuni, non abbiamo interrotto, e non intendiamo interrompere, la ricerca della verità sul caso di Giulio Regeni, come dimostra il processo in corso in Italia, che il governo segue con molta attenzione e rispetto al quale ci siamo costituiti parte civile”. (Il Fatto Quotidiano)

"Brutale e gratuita violenza fisica e di inflizione di sofferenze corporali personali che non possono che avere prodotto, per la loro imponenza, gravissimo dolore e tormento in senso stretto, in un crescendo che ha originato l'evento morte, anche a voler trascurare il dato del patimento psicologico". (Espansione TV)

Una “ragnatela” creata sia attraverso l’acquisizione del passaporto, a sua insaputa, perquisizioni in casa in sua assenza, pedinamenti, fotografie e video, sia attraverso le persone “amiche” che Regeni frequentava e che riferivano, in tempo reale, ai quattro, dei loro incontri con l’italiano. (Il Messaggero Veneto)

«Sarà fondamentale ascoltare tutte le persone che hanno avuto strette relazioni con Regeni al Cairo — scandisce il procuratore aggiunto Sergio Colaiocco —. Ma per ricostruire il sequestro, le torture subite e l’omicidio di Giulio Regeni avvenuti in Egitto fra il 25 gennaio e il 3 febbraio 2016 c’è ancora bisogno dell’aiuto del governo italiano. (Corriere Roma)

La Farnesina lo ha sempre fatto“. A replicare infastidito all’appello del procuratore aggiunto nel corso dell’udienza è il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, replicando al, fuori da Montecitorio. (Il Fatto Quotidiano)

GUARDA IL SERVIZIO VIDEO. “Non abbiamo interrotto e non intendiamo interrompere la ricerca della verità sul caso Giulio Regeni, come dimostra il processo che si è avviato, che il governo segue con molta attenzione e rispetto al quale ci siamo costituiti parte civile”. (Il Friuli)