Il Po sparisce, l'acqua salata del mare risale dalla foce per 25 km

"Noi siamo nel Delta e preleviamo acqua unicamente dal Po, ma la portata è troppo bassa e fatichiamo a garantirla.
Per difenderci dal cuneo salino abbiamo delle barriere ma hanno 30 anni e non funzionano più così bene.
l Po sparisce, il mare si prende lo spazio lasciato vuoto.
L'acqua salata sta dunque entrando fino a 25 chilometri dalla foce e sta mettendo in difficoltà le risaie, ma anche le altre colture del territorio
Adriano Tugnolo, presidente del Consorzio di Bonifica Delta del Po, avvisa che manca poco al 'punto di non ritorno'. (La Repubblica)
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Il vero tema, anche se non è visibile, riguarda l’intrusione del cuneo salino nelle falde freatiche (del sottosuolo, ndr). Quali effetti ha, invece, il fenomeno di risalita del cuneo salino sull’ecosistema animale e vegetale del Po? (Corriere)
"La risalita del cuneo salino è un fenomeno che va monitorato perché, oltre alle colture, può danneggiare i delicati ecosistemi che rendono il territorio costiero una riserva di biodiversità. Il confronto tra l’andamento di questi due parametri nelle diverse campagne di misura permette di verificare l’eventuale stato di avanzamento dell’intrusione dell’acqua salata nella falda più superficiale". (LA NAZIONE)
“Noi siamo nel Delta e preleviamo acqua unicamente dal Po, ma la portata è troppo bassa e fatichiamo a garantirla. Per difenderci dal cuneo salino abbiamo delle barriere ma hanno 30 anni e non funzionano più così bene (MeteoWeb)

di Beppe Nelli. Ma se per qualche causa la falda dolce si riduce e si ritira, allora sono guai (LA NAZIONE)
Versilia, 24 giugno 2022 - Di questo "sapore di sale" Viareggio e i Comuni vicini farebbero volentieri a meno. Si sta ripresentando anche il "cuneo salino", l’infiltrazione di acqua marina nel sottosuolo che riduce la falda d’acqua dolce, e mette a rischio la sopravvivenza delle secolari pinete ma anche dell’agricoltura, a cominciare dalle coltivazioni floricole irrigate coi pozzi artesiani. (LA NAZIONE)
L'Anbi segnala come la carenza d'acqua stia ormai coinvolgendo anche non facili rapporti transfrontalieri internazionali quali la gestione delle acque del lago Maggiore con la Svizzera e del fiume Isonzo con la Slovenia. (il Resto del Carlino)