Patto dei siciliani con la 'ndrangheta per cambiare il malloppo di lire

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I contatti per tentare di cambiare "tanta roba del '94" PALERMO – Da qualche parte qualcuno conserva un malloppo di vecchie lire. Quanti? Una cifra imprecisata, sicuramente “tanta roba”. Tra febbraio e novembre 2020 Salvatore ed Andrea Angelo, padre e figlio originari si Salemi, si sono incontrati più volte con Paolo Nirta, esponente della ‘ndrina di San Luca. Volevano attivare un canale per cambiare in euro un ingente quantitativo di vecchie lire. (Livesicilia.it)

Ne parlano anche altre testate

Hanno riciclato grosse somme di denaro dei clan mafiosi palermitani grazie a imprenditori compiacenti ed esperti della finanza. Undici persone sono state arrestate – a 6 è toccato il carcere a 5 i domiciliari – al termine di una inchiesta della Dda di Palermo coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia e dei carabinieri di Trapani. (Il Fatto Quotidiano)

È il paradosso che viene fuori dall’ordinanza dell’indagine che ha portato agli arresti nel clan mafioso di Salemi. I protagonisti principali sono Salvatore e Andrea Angelo, padre e figlio originari della cittadina del Trapanese (rispettivamente finiti ai domiciliari e in carcere), e il loro intermediario finanziario Giuseppe Burrafato che risulta indagato. (MeridioNews - Edizione Sicilia)

Seguendo le intercettazioni telefoniche legate ai trasferimenti milionari, i carabinieri sono arrivati fino a Rimini. Complesse operazioni finanziarie per ripulire fiumi di denaro sporco che, secondo gli inquirenti, costituivano il tesoro dei boss palermitani della ‘vecchia mafia’. (il Resto del Carlino)

Secondo quanto emerge all’articolo del Il Fatto Quotidiano, i due si “stavano interessando anche del versante politico”. L’inchiesta (BlogSicilia.it)

Una mafia che ancora una volta si conferma «votata» più a movimentare «soldi sporchi» che a sparare; soldi che vengono ripuliti attraverso corruzione e turbative d’asta. Una mafia che controlla appalti e si occupa di energia. (Giornale di Sicilia)

/04/2024 06:00:00 15 anni dopo nel mirino erano finiti 12 supermercati a marchio Coop. A rilevarli sarebbe stata una società intestata a insospettabili. (Tp24)