Sciopero dei benzinai, a Bari è un flop: distributori aperti e i prezzi salgono

La Repubblica INTERNO

La maggior parte dei distributori di benzina sono aperti. La protesta, a Bari, sembra insomma naufragata: in pochi hanno aderito allo sciopero programmato per il 25 e 26 gennaio. E guardando le colonnine elettroniche dei tanti che sono rimasti aperti, si nota come i prezzi siano ancora aumentati. Addirittura il diesel arriva a superare l’1,90 euro a litro e se si viene serviti può andare oltre i 2,10 euro. (La Repubblica)

Su altre fonti

Fegica e Figisc/Anisa, le due sigle sindacali che avevano confermato la serrata di 48 ore, hanno revocato la seconda giornata di astensione seguendo la strada decisa fin dall'inizio dalla Faib. Al termine di un nuovo incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy, le due organizzazioni dei gestori hanno confermato comunque che restano molte criticità nel decreto Trasparenza varato dal governo. (Tiscali Notizie)

L’incontro con le autorità politiche non ha soddisfatto i sindacati; tuttavia, la risposta dei cittadini ha portato a rasserenare gli animi e così è ripreso il regolare servizio. A seguito di Faib Confesercenti, anche le altre due sigle, inizialmente ferme sui propri passi, hanno accettato di rivedere i piani per arrecare meno danni possibile agli automobilisti. (ClubAlfa.it)

A Campobasso parte dei distributori era tuttavia rimasta aperta anche ieri, con alcuni benzinai al lavoro e self service attivi quasi ovunque in città. E' stato revocato il secondo giorno di sciopero dei benzinai previsto per la giornata di oggi. (RaiNews)

La stessa decisione era stata presa il giorno prima, a poche ore dall’inizio dello sciopero, da Faib Confesercenti, «in segno di apprezzamento del lavoro svolto dal ministro e dai suoi collaboratori». Lo sciopero dei benzinai si chiude con 24 ore di anticipo, decisione assunta «a favore degli automobilisti, non certo per il governo», scrivono in una nota congiunta Fegica e Figisc/Anica. (la Repubblica)

Lo sciopero dei benzinai è terminato ieri con un giorno di anticipo sul previsto. Fegica e Figisc Confcommercio, seguendo la Faib, hanno revocato la mobilitazione «a favore degli automobilisti non certo del governo», hanno spiegato i due sindacati in una nota congiunta. (ilGiornale.it)

Dopo la chiusura, i prezzi dei carburanti mostrano una crescita. In particolare, i gestori di Fegica e di Figisc-Anisa Confcommercio hanno deciso di riaprire i propri impianti già nella serata di mercoledì 25 gennaio. (piacenzasera.it)