Tre uomini e un’utopia. Aldo, Giovanni e Giacomo: ridere è il modo per superare le diversità

Spero che continui a divertirsi, quando questo non succede più, e lo dico anche a me stesso, vuol dire che è finita».

Il segreto del trio, riflette Giacomo, è «nell’essere rimasti fedeli a noi stessi, al nostro modo di lavorare, di vedere la storie, e di intendere la comicità».

Quanto a Zalone, penalizzato dalla virata in direzione «politically correct», Aldo dice di capirlo: «Noi le tensioni le dividiamo in tre, lui se le deve gestire da solo. (La Stampa)

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Dopo una parentsi in cui Aldo Baglio ha recitato senza i due storici compagni, il prossimo inverno il trio comico sarà di nuovo unito con il loro undicesimo film: Odio l'estate. Giovanni è invece un calzolaio che è costretto a chiudere la propria attività commerciale, una verità che non ha però condiviso con la propria famiglia. (Popcorn TV)

Michela Greco. ROMA - «Tre anziani comici chiedono a un anziano regista di prendersi cura di loro, che ultimamente non stavano molto bene, per recuperare, se possibile, la vecchia alchimia». «Non ci siamo visti per 15 anni ha detto il regista Loro hanno fatto un percorso e io un altro. (Leggo.it)

Del coro di Odio l’estate fanno parte anche Michele Placido e Massimo Ranieri, protagonisti di riuscite incursioni nella storia; il commento musicale, invece, è di Brunori Sas. Quando mi hanno chiesto le musiche per il loro film non ero sicuro perché le mie canzoni non sono esattamente da commedia. (Leggo.it)

Istintivamente non si sopportano, ma pian piano impareranno molto su di sé, sui propri cari e su quel che veramente conta, anche in età matura. Si ride molto in Odio l'estate e si sta resta sempre col sorriso sulle labbra, ma a un certo punto (anche prima del finale che non riveliamo) ci si ritrova a sorpresa con le lacrime agli occhi. (ComingSoon.it)