È morto Sante Notarnicola, il "bandito poeta" di origini castellanetane

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Una vicenda che durò quattro anni e finì a Milano il 3 ottobre 1967, dopo l'ultima sanguinosa impresa: l'assalto al Banco di Napoli di largo Zandonai, a seguito del quale persero la vita quattro persone, tutte innocenti.

«Lontano dai tradizionali "clichés" fisionomici delle belve umane è Sante Notarnicola.

Dal 21 gennaio 2000, Sante Notarnicola era un uomo libero

Notarnicola partecipò alla rapina e venne catturato dopo otto giorni di latitanza dal leggendario commissario Mario Nardone (Vivi Web TV)

Ne parlano anche altre fonti

La vita del bandito Notarnicola è un impressionante affresco del Novecento, uno spaccato dei suoi conflitti e un esempio, controverso quanto si vuole eppure cristallino, di come anche nei momenti più bui, dentro una cella umida in mezzo al niente di un carcere speciale, grazie al fatto di sentirsi comunisti ci si possa immaginare come parte del motore della storia (Il Manifesto)

La banda composta da Pietro Cavallero, morto nel '97, Sante Notarnicola e Adriano Rovoletto (morto nel 2015) era specializzata nelle rapine ai danni di banche ed uffici. Erano da poco passate le 15 quando i rapinatori entrarono nella sede della Banca Popolare di Novara, in corso Torino. (QC QuotidianoCanavese)

Fu l’allora giovane magistrato Nino Scopelliti a redigere a Milano la requisitoria contro la banda Cavallero Il ghigno di Cavallero, l’espressione corrucciata, a tratti mesta, di Notarnicola, che si è spento lunedì nella casa di Bologna, la moglie al fianco. (Corriere della Sera)

Gli scrisse persino Primo Levi. Tra sangue e versi la vita avventurosa dell’ex ergastolano di Castellaneta, morto a Bologna all’età di 82 anni. (TarantoBuonaSera.it)

"Sante Notarnicola ci ha accompagnato nell’attività di mutuo soccorso attraverso la sua presenza e l’azione dell’associazione Bianca Guidetti Serra che ha contribuito a fondare – lo ricordano i compagni del Mutuo Soccorso –. (Il Resto del Carlino)

In conclusione, sentirete anche le parole di Sante stesso mentre recita una delle sue poesie – “La nostalgia e la memoria” – con un beat degli Assalti Frontali. Sante Notarnicola è morto ieri e, con lui, un pezzo del fascino di Bologna. (Radio Città Fujiko)