Il fumetto di "Topolino" dedicato a Raffaello

È questo il fil rouge all’interno di Zio Paperone e la pietra dell’oltreblù.

Il fumetto, intitolato Zio Paperone e la pietra dell’oltreblù, è scritto da Bruno Enna e disegnato da Alessandro Perina.

La storia sarà incentrata su Paperello Sanzio, un giovane papero, figlio d’arte, pronto a ricevere l’eredità artistica di famiglia e a superarla grazie alla sua bravura.

Di seguito, in anteprima, alcune vignette dalla storia:. (Fumettologica)

Ne parlano anche altre fonti

Grazie all’hashtag #RaffaelloOltreLaMostra è possibile ascoltare il racconto dei curatori e partecipare virtualmente anche agli eventi ospitati a palazzo Altemps prima dell’apertura al pubblico dell’esposizione. (Milanoevents.it)

Copertina: Autoritratto di Raffaello Sanzio, Wikipedia. Leggi anche: La strana febbre. Wikipedia | Raffaello, autoritratto con un amico. Il mistero della morte di Raffaello Sanzio è stato a lungo indagato dagli storici. (Open)

Nella giornata di ieri in tutto il Mondo si è ricordato l’anniversario della morte dell’artista Raffaello Sanzio, avvenuta 500 anni fa quando il famoso pittore aveva appena 37 anni. I ragazzi del plesso di Castroreale dell’IC Capuana hanno elaborato le loro brevi riflessioni per omaggiare Raffaello. (24live.it)

È questo il fil rouge all’interno di Zio Paperone e la pietra dell’oltreblù. Sul numero 3359 in edicola a partire da mercoledì 8 aprile arriva Zio Paperone e la pietra dell’oltreblù, storia sceneggiata da Bruno Enna e disegnata da Alessandro Perina, e divisa in quattro episodi. (Il Messaggero)

Nonostante il taglio rigoroso, scientificamente aggiornato, la narrazione, molto dinamica, è affidata al giovane storico dell'arte Luca Tomìo, che conduce i telespettatori in un viaggio non solo attraverso le opere di Raffaello ma attraverso i luoghi, anche segreti, inediti e suggestivi, che sono state tappe fondamentali del suo percorso umano e creativo: l'infanzia a Urbino, la giovinezza a Perugia e in Umbria, la maturità a Firenze e il trionfo nella Roma di papa Giulio II. (Corriere Adriatico)

Roma, dove Raffaello era stato al centro della vita artistica e culturale, non era più la stessa. (Qui giace quel Raffaello per il quale, quand’era in vita, la grande madre delle cose temette d’essere vinta e, mentre moriva, di morire con lui. (Il Sole 24 ORE)