Milano, indagato il poliziotto che sparó ad egiziano che tirava pietre sotto effetto di droghe: lesioni pluriaggravate

Il Giornale d'Italia INTERNO

È stato indagato il poliziotto che in piazza Luigi di Savoia, vicino la stazione Centrale, aveva sparato alla spalla all'egiziano Mohamad El Shaad Ali Haga. Il 27enne era sotto effetto di droghe, è stato infatti trovato positivo a cocaina e cannabinoidi in ospedale, al Niguarda, dove è stato operato e si trova ora in rianimazione. Aveva dato in escandescenze tirando pietre dal selciato e afferrando una lastra di marmo che voleva tirare contro gli agenti. (Il Giornale d'Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

L'uomo, identificato come Mohamad El Shaad Ali Harga, era stato precedentemente coinvolto in un episodio di rapina a un passante, per il quale è stato denunciato a piede libero. (Panorama)

Il 27enne egiziano, indagato poco prima per rapina e resistenza negli uffici della Polfer, si aggira a torso nudo e raccoglie un po' di pietre dal selciato per chiuderle in uno straccio e minacciare con quell'arma improvvisata gli agenti che tentano di calmarlo. (iLMeteo.it)

Lo chiamano “atto doveroso”, ma è il più classico degli esempi del mondo al contrario italiano. Avete presente l’egiziano che questa notte a Milano ha aggredito due poliziotti e per questo è stato colpito da un colpo di pistola? Ecco: lui, dopo le cure del caso, è stato denunciato a piede libero. (Nicola Porro)

Il caso del vice ispettore della Polizia di Stato, Christian Di Martino, accoltellato l’altro giorno a Lambrate, è tutt’altro che isolato e occasionale. Il ferimento di un poliziotto a Milano sorprende solo chi non ha dato uno sguardo alle statistiche, che pure sono state ampiamente diffuse, nei mesi scorsi, da fonti istituzionali. (ilmattino.it)

Si tratta dunque di un atto dovuto. L'agente è stato iscritto nel registro degli indagati per lesioni dolose aggravate ma la Procura ha già ipotizzato le scriminanti della legittima difesa e dell'uso legittimo delle armi. (Today.it)

Nel filmato si vede l’uomo, in apparente stato di confusione, avanzare, indietreggiare, parlare a tratti, urlare e minacciare, fino a quando, durante una delle sue avanzate verso le forze dell’ordine, sempre brandendo delle pietre, è stato colpito da un colpo d’arma da fuoco partito da uno dei nove agenti presenti sul posto, e contemporaneamente dal taser. (Il Fatto Quotidiano)