Il lavoro non come "fattore di produzione" ma come strumento di dignità

L'HuffPost INTERNO

Inail) Primo Maggio festa dei lavoratori. In un tempo in cui il lavoro è sempre più visto in chiave esclusivamente economica, quale uno dei “fattori di produzione”, cogliamo l’occasione per rimettere al centro dell’attenzione la dignità dei lavoratori. L’Italia è uno dei paesi con il patrimonio artistico più ricco e vasto. Vorremmo che in questo giorno di festa e di “gite fuori porta” si pensasse per un attimo che quei monumenti, quei palazzi, giardini e perfino opere d’arte, sono frutto non solo del genio di un’artista ma anche del lavoro, della fatica e talvolta pure della vita, degli sconosciuti lavoratori che queste opere hanno contribuito a realizzare. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altre testate

Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – Il 1° maggio celebriamo la Festa dei lavoratori e ricordiamo tutte le lotte per l’affermazione dei diritti nel mondo del lavoro. La lotta per la conquista dei diritti dei lavoratori ha segnato larga parte del secolo scorso e non a caso la Costituzione Italiana, nata dalla Resistenza, nel suo primo articolo recita: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. (Tuscia Web)

Oggi è 1 maggio, in Italia sul calendario è segnata la festa dei lavoratori. Ma all’Inter, di chi è questa ricorrenza? Beh, la risposta è semplice e può essere solo una. Ecco qual è. (Inter-News)

Le lotte operaie, contadine e poi di chiunque abbia subito salari miserabili, turni e orari di lavoro massacranti, discriminazioni, ricatti e soprusi da parte dei propri datori di lavoro. Il primo maggio è la giornata in cui si celebra la lotta di chi si è battuto per avere migliori condizioni di lavoro. (WIRED Italia)

Direttore Feltri, non posso darti torto, ma neppure completamente ragione. (ilGiornale.it)

Ma qual è l’origine della festa? La scelta della data non è casuale e ha origine dai sanguinosi eventi avvenuti a Chicago nel 1886. Il primo maggio i lavoratori della città statunitense scesero in piazza per protestare contro il mancato rispetto della legge che prevedeva il tetto delle 8 ore lavorative. (LA NAZIONE)

Se provassimo a ricordarlo 365 giorni l’anno ed a impostare tutte le politiche nazionali e locali avendo a mente questo assunto fondante del nostro Paese, forse riusciremmo a goderci a pieno questa giornata di festa". (LA NAZIONE)