Apple, scoperte due falle nella sicurezza: lanciato aggiornamento software

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I siti web creati ad arte potrebbero utilizzare la falla per eseguire codice software arbitrario, ha spiegato Apple.

Il software Pegasus della società israeliana di software di spionaggio Nso, che sfruttava anche le vulnerabilità dei dispositivi Apple, è diventato particolarmente noto.

Una delle vulnerabilità riguardava il software WebKit di Apple, utilizzato per visualizzare i contenuti nei browser web. (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altre testate

Al resto ci pensa Apple: vista le velocità di reazione è il caso di fidarsi Per cui ecco le istruzioni: per i possessori di iPhone e iPad: andare su Impostazioni, Generali, Aggiornamento software. (ilGiornale.it)

La coppia dormiva in una stanza che si affaccia su un giardino con la finestra aperta, quando l'animale è entrato. Una volpe morde due basilesi in vacanza in Ticino. (Ticinonline)

Apple ha rivelato gravi vulnerabilità di sicurezza che interessano gli iPhone, iPad e Mac. Apple ha rilasciato mercoledì due rapporti sul problema, sebbene non abbiano ricevuto ampia attenzione al di fuori delle pubblicazioni. (Tecnoandroid)

Gli esperti di sicurezza suggeriscono quindi agli utenti di aggiornare i dispositivi interessati: iPhone6S e modelli successivi, diversi modelli di iPad tra i quali anche quelli di quinta generazione e successivi, tutti i modelli di iPad Pro e l’iPad Air 2 e i computer Mac con sistema operativo MacOS Monterey (varesenews.it)

Il difetto riguarda anche alcuni modelli di iPod Apple non ha rivelato se ha informazioni sull'eventuale modo in cui la vulnerabilità sia stata utilizzata, sembra essere stata scoperta da un ricercatore anonimo. (iLMeteo.it)

Apple avverte di una falla che consente agli hacker di prendere il controllo di iPhone, iPad e computer Mac e sta esortando gli utenti a installare aggiornamenti software di emergenza. Gli aggiornamenti, in gergo «patch», sono stati rilasciati nelle ultime ore per correggere proprio le vulnerabilità di cui cybercriminali potevano già essere a conoscenza e approfittarne. (Corriere del Ticino)