Coronavirus, bollettino 4 aprile: +403 casi e 13 morti a Bologna, ricoveri giù

BolognaToday SALUTE

Ricoveri. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 360 (-6 rispetto a ieri), 3.117 quelli negli altri reparti Covid (-63)

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 342.915 casi di positività.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 72.188 (-289 rispetto a ieri).

casi in più rispetto a ieri nella regione e 403 a Bologna, su un totale di 19.778 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. (BolognaToday)

La notizia riportata su altre testate

irmare il protocollo sui vaccini in azienda e l’aggiornamento del protocollo sicurezza di un anno fa. Sindacati e associazioni datoriali hanno quindi redatto le proprie proposte ed ora il ministro Orlando dovrebbe presentare una sintesi. (AGI - Agenzia Italia)

E tutto questo, in Campania, potrebbe accadere entro breve tempo. L’Unità di crisi della Regione Campania ha infatti chiesto a tutte le Asl e agli ordini delle professioni sanitarie l’elenco di dipendenti e iscritti per la verifica dell’adempimento dell’obbligo vaccinale anti-Covid19. (Corriere del Mezzogiorno)

Alla fine sono state somministrate quasi 4050 dosi di vaccino. I numeri del flop. I prenotati erano oltre 6000, le dosi disponibili quasi 50mila. (BlogSicilia.it)

In tutto, entro i prossimi 30 giorni dovrebbero arrivare inoltre 8 milioni di dosi, tra cui anche le 500 mila di Johnson & Johnson. I ritardi sulla tabella di marcia non permettono soste: anche a Pasqua e a Pasquetta continuano le vaccinazioni contro il Coronavirus su tutto il territorio nazionale. (Open)

È stato davvero un bel momento, anche per i nostri ragazzi, come chiamiamo affettuosamente gli utenti, che lo hanno vissuto quasi come una festa. La vaccinazione è stata effettuata da Anffas Trentino in tre giornate per tutti i centri della provincia; ultimi, giovedì mattina, i Centri di Arco e di Tione. (Trentino)

"La Ausl Romagna ha dato 7 giorni a chi finora non si è vaccinato per dichiarare le proprie motivazioni. Ora che rischiano la sospensione o il demansionamento, non pochi sanitari no-vax pare che ci abbiano ripensato. (ilGiornale.it)