Nato, Stoltenberg: «Prepariamoci ad una guerra di logoramento»

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Il generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha evidenziato la necessità di un sostegno a lungo termine all'Ucraina in una guerra destinata a protrarsi. «L'Occidente si prepari a una guerra di logoramento» ha dichiarato. Intervistato dal Guardian, Stoltenberg ha avvertito che il presidente della Russia è intenzionato a proseguire il conflitto, sta aumentando la produzione militare industriale e si rivolge «a regimi autoritari come l'Iran o la Corea del Nord, o altri, per cercare di ottenere più armi». (Panorama)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Intervistato dal Guardian, Stoltenberg ha avvertito che il presidente della Russia è intenzionato a proseguire il conflitto, sta aumentando la produzione militare industriale e si rivolge "a regimi autoritari come l'Iran o la Corea del Nord, o altri, per cercare di ottenere più armi". (Adnkronos)

Sul fronte occidentale invece assistiamo solo a invocazioni all’escalation militare. (Contropiano)

Con la resistenza di Bakhmut, dove il gruppo mercenario Wagner non riesce a sfondare le linee ucraine nella città, è lo stesso segretario dell’alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, ad aver ammesso che la guerra tra Kiev e Mosca durerà ancora per molto tempo. (Nicola Porro)

È quanto ha annunciato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista al quotidiano britannico The Guardian. Putin è impegnato in "una guerra di logoramento", ha spiegato Stoltenberg, la Russia sta aumentando la produzione industriale militare e "si rivolge a regimi autoritari come l’Iran o la Corea del Nord e altri per cercare di ottenere più armi". (Liberoquotidiano.it)

Guerra in Ucraina, perché il contrappasso colpisce Putin: voleva salvare la lingua russa ma i russofoni scelgono l’ucraino Il retroscena (La Stampa)

Intervistato dal Guardian, Stoltenberg ha avvertito che il presidente russo è intenzionato a proseguire il conflitto, sta aumentando la produzione militare industriale e rivolgendosi "a regimi autoritari come l'Iran o la Corea del Nord, o altri, per cercare di ottenere più armi". (Adnkronos)