Arresti a Bari, si spezza l’asse Pd-5Stelle. Conte: “Niente primarie”, Schlein: “Incomprensibile”

La Stampa INTERNO

ROMA. Doveva essere la prima volta, quella che non si scorda mai. Il debutto assoluto delle primarie “giallorosse” per scegliere il candidato sindaco di Bari del Pd e del Movimento 5 stelle. Dopo una faticosa trattativa si erano messi d’accordo: due sfidanti, i cittadini votano, chi vince rappresenta tutti alle elezioni comunali di inizio giugno. E invece no. A tre giorni dalla consultazione l’ac… (La Stampa)

Ne parlano anche altre fonti

"È inconcepibile che un leader nazionale venga a Bari e decida di sospendere le primarie. Che non erano fra Laforgia e qualche indagato ma fra Laforgia e Vito Leccese". (Tiscali Notizie)

L’ultima in ordine di tempo riguarda Anita Maurodinoia, l’assessora regionale ai Trasporti – ormai ex dopo le dimissioni rassegnate sia dalla giunta che dal Pd – indagata con l’ipotesi di corruzione elettorale per aver, attraverso suo marito Sandro Cataldo ora ai domiciliari, comprato per 50 euro i voti per eleggerla al Consiglio regionale nel 2020. (Il Fatto Quotidiano)

Il terremoto giudiziario che vede indagata l’ormai ex assessore regionale ai Trasporti, la dem Anita Maurodinoia, è solo la punta dell’iceberg di uno scossone politico ben più rilevante. A preoccupare la sinistra nostrana, oltre ovviamente alle grane giudiziarie, è soprattutto la matassa politica creata dal leader del Movimento 5stelle, Giuseppe Conte. (ilGiornale.it)

Poi, un’altra inchiesta giudiziaria sul voto di scambio, che ha coinvolto amministratori locali del centrosinistra. Bari centro della polemica politica. (Open)

Ora, Giuseppe Conte, davanti alla levata di scudi dell’intero Pd e ai toni aspri della segretaria Elly Schlein, si mette sulla difensiva. Prima ha strappato. (Open)

“È sorprendente perché Conte mette in conto di perdere Bari per fare un dispetto al Pd e credo che invece ancora ora, a mente fredda, si debba ragionare tenendo conto di un quadro che non deve essere sottovalutato né minimizzato. (Il Fatto Quotidiano)