Umberto Tozzi, parla il figlio: “Ha detto falsità su mia madre”

Il divorzio e la battaglia legale, i silenzi e il disinteresse vissuti hanno spinto il figlio di Umberto Tozzi, che preferisce non usare il famoso cognome, a chiarire quanto accaduto tra i genitori.

“Ha detto cose false e mia madre non può più difendersi“, dichiara, “Io mi sono preso il mio posto nel mondo chiamandomi Nicola, non Tozzi.

Dopo le parole di Umberto Tozzi a seguito della morte dell’ex moglie, a contestare il cantante è il figlio Nicola Armando, avuto con Serafina Scialò. (Thesocialpost.it)

La notizia riportata su altre testate

Per anni non si è fatto vedere: ora dice falsità su mia madre”. A raccontarlo è Nicola Armando, figlio di Tozzi e di Serafina Scialò, ex compagna del cantante trovata morta nella sua abitazione a Udine. (L'HuffPost)

Allo stesso “Corriere”, Nicola Armando, figlio di Tozzi, ha rilasciato un’intervista esclusiva, attraverso la quale lancia delle pesanti accuse al cantante. Nicola Armando Tozzi, figlio del cantante Umberto”, attraverso un’intervista esclusiva rilasciata al “Corriere della Sera”, fa delle pesanti accuse all’artista. (NewNotizie)

Si terrà il 25 settembre 2019, il concerto di Raf e Umberto Tozzi all’Arena di Verona. La stazione degli autobus si trova di fronte alla Stazione FS di Verona Porta Nuova. (OptiMagazine)

Umberto Tozzi e Raf hanno infatti annunciato una nuova serie di date nei teatri, i cui biglietti sono in prevendita su TicketOne e in tutti i canali abilitati alla vendita. I due artisti e amici tornano quindi a unire le loro forze in una nuova uscita discografica che raccoglierà i successi dell’ultimo tour e che sarà disponibile a cominciare dal 29 novembre. (OptiMagazine)

È duro l’affondo di Nicola su Umberto Tozzi. Ha scatenato un dramma familiare la morte di Serafina Scialò, l’ex moglie di Umberto Tozzi. (ilGiornale.it)

Poi chiarisce la vicenda che ha raccontato Umberto Tozzi sostenendo che la donna gli avrebbe rubato 450 milioni di lire. Umberto stesso ritirò la querela: “Lamentava la falsificazione della firma, – sostiene Nicola – ma sapeva che la perizia calligrafica gli avrebbe dato torto. (Il Fatto Quotidiano)