Terremoto in Turchia e Siria: oltre 28 mila morti

Euronews Italiano ESTERI

Il bilancio del terremoto in Turchia e Siria si aggrava di ora in ora: i morti hanno superato la tragica soglia dei 28 mila. Sabato un grande cimitero improvvisato è stato costruito alla periferia di Antakya, ultima dimora per centinaia e centinaia di persone. Bulldozer in azione in un campo all'estremità nord-orientale della città per scavare fosse in cui seppellire i morti, nel via vai di camion e le ambulanze. (Euronews Italiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Già all’indomani della catastrofe, per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali, la Conferenza Episcopale Italiana aveva disposto un primo stanziamento di 500mila euro dai fondi dell’8xmille tramite Caritas Italiana, già attiva per alleviare i disagi causati dal sisma e a cui è affidato il coordinamento degli interventi locali. (TargatoCn.it)

«Faremo sentire la nostra vicinanza a comunità già provate dalla dura realtà della guerra, dell’esilio, della povertà. Invitiamo anche i cittadini e i fedeli della diocesi a manifestare la loro fraterna solidarietà». (Diocesi di MIlano)

Decine di tende sono state montate in campi di fortuna nel nord-ovest della Siria, dopo che due potenti terremoti che hanno colpito la regione questa settimana lasciando milioni di persone senza casa. La forte scossa di magnitudo 7,8 che ha colpito prima dell'alba di lunedì ha causato nuovi danni e sofferenze nel nord della Siria, dopo anni di combattimenti e bombardamenti. (Il Sole 24 ORE)

Vittorio Veneto si sente vicina ai due paesi poiché le rispettive Caritas diocesane locali hanno di recente avviato diverse collaborazioni. La Caritas di Vittorio Veneto rilancia per questo le indicazioni della Caritas Italiana, che raccomanda di non improvvisare raccolte di beni materiali per l’emergenza, data la difficoltà logistica a far pervenire in modo efficace gli aiuti. (Oggi Treviso)

Turchia, un maxi-cimitero per le vittime del terremoto (Liberoquotidiano.it)

L’immane tragedia del terremoto in Turchia e Siria ci sta raggiungendo in questi giorni e le sue proporzioni diventano sempre più terribili in considerazione delle migliaia di morti e feriti e della devastazione di intere regioni. (Il Quotidiano del Molse)