Obbligazioni Eni a ruba, al via il riparto: ma occhio ai rischi collegati al bond

QuiFinanza ECONOMIA

Il successo delle obbligazioni Eni è stato tale che la società è intervenuta per chiudere in netto anticipo le vendite. Cosa succede ora? Si procede con il riparto. Come anticipato nei giorni scorsi, il tasso di interesse nominale annuo lordo è stato indicato al 4,30%. L’offerta delle obbligazioni, che inizialmente doveva concludersi il 3 febbraio, è stata chiusa anticipatamente il 20 gennaio. La domanda complessiva è stata di oltre 10 miliardi di euro, con richieste pervenute da oltre 310mila investitori, registrando il record italiano per una emissione obbligazionaria corporate single tranche destinata al retail. (QuiFinanza)

Su altre fonti

Che ha fame di rendimenti, come dimostra la carta collocata dall’Eni al 4,3%, andata a ruba. Dei 24mila miliardi di obbligazioni in euro scambiate sul mercato solo l’1% è destinato al retail. (Milano Finanza)

Ecco quali emissioni offrono cedole altrettanto interessanti Che ha fame di rendimenti, come dimostra la carta collocata dall’Eni al 4,3%, andata a ruba. (Milano Finanza)

Domanda record per il green bond con cedola al 4,30% emesso dal gruppo Eni per un ammontare nominale di 2 miliardi di euro. I piccoli risparmiatori sono corsi a sottoscrivere il bond dal tasso allettante e una buona liquidabilità sul mercato anche perché questo tipo di offerta è rara. (La Stampa)

La compagnia petrolifera ha annunciato lunedì il risultato dell'emissione, che era partita con un obiettivo di 1 miliardo ma ha raddoppiato in corsa (a quota 2 miliardi) alla luce del fatto che la domanda complessiva è stata di oltre 10 miliardi. (la Repubblica)

L’evento finanziario della scorsa settimana in Italia è stato l’emissione da parte di ENI di un’obbligazione rivolta agli investitori retail. Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) (Econopoly)

Il bond Eni da record, che ha ricevuto richieste da parte di oltre 309.000 piccoli sottoscrittori per 10 miliardi di euro, è stato assegnato anche al suo amministratore delegato, Claudio Descalzi (Milano Finanza)