25 Aprile, Tassone: “Occasione per rendere onore ai tanti martiri che hanno segnato le nostra storia”

25 Aprile, Tassone: “Occasione per rendere onore ai tanti martiri che hanno segnato le nostra storia”
Più informazioni:
CatanzaroInforma INTERNO

“La ricorrenza del 25 aprile è stato quasi sempre un giorno di divisione. La Resistenza invece fu un grande momento di unità del Paese: le Brigate Garibaldi e le Brigate Bianche ( costituite da oltre 65000 cattolici in 180 Brigate) e gli altri Movimenti scacciarono i nazi-fascisti dal Paese. Il ricordo della liberazione dal nazi-facismo,della conquista delle libertà civili disperse negli anni della dittatura, si è sbiadito. (CatanzaroInforma)

Su altre testate

Il problema del 25 aprile è che poi arriva il 26. E si parla d’altro, come si era fatto fino alla settimana prima. Se si affronta il tema di cosa significhi oggi celebrare il 25 aprile, si aprono innumerevoli temi e suggestioni. (Vivere Senigallia)

Ciò è grave per due ragioni. Anzitutto dimostra che la presidente del Consiglio e Fratelli d’Italia hanno compiuto dei passi indietro rispetto a quelli fatti tra il 1994 e il 1995 da Fini, insieme con il decisivo contributo… (la Repubblica)

COLLEFERRO – Nel tardo pomeriggio dello scorso Lunedì 15 Aprile si è spento, dopo una breve malattia, all’età di 93 anni, Agostino Bentivoglio. Le esequie si si sono svolte Mercoledì 17 e le sue ceneri ora riposano a Castelnuovo di Porto. (Cronache Cittadine)

25 aprile/2. Fu guerra civile, non solo di Liberazione: e lo rivendicate pure, fascisti?

A dichiararlo è il segretario generale della Uila Viterbo, il sindacato degli operai agricoli : (Tuscia Web)

Il 25 aprile del 1945 la mia Patria fu liberata dall’esercito nazista e dal regime fascista che gliel’aveva asservita. Il Nord dell’Italia, occupato dai tedeschi e dai repubblichini, fu ricongiunto al resto del Paese, che tornò ad essere unito, libero e indipendente, come lo vollero e costruirono gli artefici del Risorgimento. (L'Opinione delle Libertà)

Una guerra che aveva visto il territorio del nostro Paese essere campo di battaglia per lungo periodo lasciando l’Italia quasi completamente distrutta, e causando circa 472.000 morti, fra militari (319.000) e civili (153.000), cioè circa il 1,07% della popolazione: un italiano su cento, ucciso dalla guerra. (Contropiano)