Amnesty: "Google e Facebook sono una minaccia per i diritti umani"

Sky Tg24 ESTERI

Il segretario generale di Amnesty: "Minata l'essenza stessa della privacy". "Google e Facebook dominano le nostre vite moderne, accumulando un potere senza pari sul mondo digitale con la raccolta e la monetizzazione dei dati personali di miliardi di persone", afferma il segretario generale di Amnesty International, Kumi Naidoo.

Nel rapporto, la Ong riconosce tuttavia il ruolo positivo di Google e Facebook nel "connettere il mondo e fornire servizi cruciali a miliardi di persone". (Sky Tg24 )

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Science Photo Library / ABO Privacy online. Il modello di business basato sulla raccolta di dati di Google e Facebook “rappresenta una minaccia per i diritti umani”. “Il loro controllo insidioso mina la vera essenza della privacy e rappresenta una delle principali sfide per i diritti umani della nostra epoca”, ha commentato Kumi Naidoo, segretario generale di Amnesty International. (AGI - Agenzia Italia)

"Google e Facebook dominano le nostre vite moderne, accumulando un potere senza pari sul mondo digitale con la raccolta e la monetizzazione dei dati personali di miliardi di persone", afferma il segretario generale di Amnesty International, Kumi Naidoo. (Rai News)

Il loro insidioso controllo delle nostre vite digitali mina l’essenza stessa della privacy ed è una delle sfide che definiscono i diritti umani della nostra epoca». Le accuse Il documento consiste in una lunga serie di accuse nei confronti delle due piattaforme. (Corriere della Sera)

L’accusa di Amnesty International è netta e radicale: “Facebook e Google rappresentano una minaccia senza precedenti per i diritti umani“. “‎Google e Facebook dominano la nostra vita, accumulando un potere senza precedenti sul mondo digitale, attraverso la raccolta e monetizzazione dei dati personali di miliardi di persone. (Tom's Hardware Italia)

Secondo Kumi Naidoo “è necessaria una revisione radicale del modo in cui opera Big Tech, per passare a una rete in cui i diritti umani siano centrali”. Amnesty International ha presentato il rapporto Surveillance Giantssul, in cui viene illustrato in che modo il modello di business basato sulla sorveglianza di Facebook e Google sia intrinsecamente incompatibile con il diritto alla privacy e rappresenti una minaccia per i diritti umani. (La Legge per Tutti)

"Per proteggere i nostri valori umani fondamentali, dignità, autonomia, privacy, nell'era digitale - ha continuato - è necessaria una revisione radicale del modo in cui opera Big Tech, per passare a una rete in cui i diritti umani siano centrali". (Adnkronos)