Studentesse incatenate alla Sapienza di Roma: “Stop agli accordi con Israele. Polimeni via da Med Or”

QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

– Studentesse incatenate all’ingresso della Sapienza di Roma. È l’ultima protesta del fronte universitario contro la guerra in Medio Oriente: “Stop agli accordi dell'università con Israele”. Le due studentesse – che stanno manifestando “contro il genocidio” incatenandosi al totem davanti all'ingresso del Rettorato – chiedono anche le “dimissioni della rettrice Polimeni dalla fondazione Med Or”. Alle 15.30 – ora in cui inizierà la riunione del Senato Accademico – è previsto un presidio sul pratone della Sapienza, all'interno della cittadella universitaria. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altre testate

"Mi avete tirato per i capelli, sono caduta a terra e mi avete calpestato." Lo sfogo di una manifestante contro la polizia in tenuta antisommossa dopo gli scontri all'Università Sapienza tra gli agenti schierati e i collettivi pro Palestina avvenuti nella serata. (Repubblica TV)

Dopo quattro giorni di occupazione degli uffici del rettorato, dopo i reiterati inviti di Lorito a levare le tende per apri… (La Repubblica)

(Adnkronos) – UniCredit ha inaugurato a Torino il terzo anno accademico della UniCredit University Italy, confermando gli ingenti investimenti del Gruppo bancario europeo nell’education. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Dall’alba al tramonto. (L'HuffPost)

“Siamo stanchi di non ricevere risposte e per questo rimarremo qui fino a che non le riceveremo” dicono gli studenti di “Cambiare Rotta”. (Il Fatto Quotidiano)

L’incontro con studenti e professori, tenutosi ieri a seguito della liberazione del Rettorato della Federico II, si è svolto “nel reciproco rispetto delle differenti posizioni emerse”; hanno partecipato “centinaia di persone tra le quali vi erano esponenti di tutte le componenti dell’Ateneo”, ed è stato “un primo momento di confronto e discussione, i cui esiti dovranno poi incanalarsi, come è ovvio, nell’alveo dei processi democratici dell’Ateneo, coinvolgendo quindi il Senato Accademico, che sarà chiamato ad esprimersi su un documento prodotto da un gruppo di lavoro composto da studenti, personale tecnico amministrativo e docenti e che verrà insediato a breve”. (anteprima24.it)