Abbraccio tra don Ciotti e Decaro dopo l'annuncio della commissione d'accesso a Bari

Quotidiano del Sud INTERNO

Minuti per la lettura Don Ciotti: «È gentiluomo». Sostegno a Decaro dopo l’annuncio della commissione d’accesso al Comune di Bari, in piazza sabato 23 marzo. BARI- Un abbraccio forte e significativo tra don Luigi Ciotti e il sindaco di Bari Antonio Decaro, è avvenuto questa mattina, 21 marzo 2024, a Roma durante la manifestazione di Libera contro le mafie. Un gesto che assume un valore ancora più importante alla luce dell’annuncio di ieri da parte di Decaro, -visibilmente commosso – dell’arrivo della commissione di accesso presso il Comune di Bari. (Quotidiano del Sud)

La notizia riportata su altre testate

“È una vergogna istituzionale perché il ministro dell’Interno dovrebbe garantire non solo la sicurezza, ma anche il normale svolgimento del lavoro delle istituzioni. Antonio Decaro, il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, è un simbolo de… (la Repubblica)

“Come cittadino mi sento molto offeso. Il sindaco Antonio Decaro ha fatto bene a prendere una posizione così forte, Bari e la sua comunità devono essere difese da questo attacco portato avanti senza alcuna logica”. (La Repubblica)

Ventidue giorni di “traffico” nell’anticamera dell’ufficio di Matteo Piantedosi. E un incontro informale, quello del 12 marzo scorso, in cui il ministro dell’Interno parla a lungo al Viminale col sindaco dem Antonio Decaro, facendogli capire che la decisione di inviare la commissione d’accesso nella sua Bari è difficile da evitare. (Il Fatto Quotidiano)

Se non facciamo scelte, le porte del destino resteranno chiuse, fate attenzione a chi inserite nelle liste elettorali, fate attenzione alle parentele, fate attenzione alle condizioni per le quali alcuni contesti potrebbero diventare “controindicazioni”. (Puglia Press)

Sicuramente è uno scherzo di pessimo gusto. Non può essere vero. (La Repubblica)

Non è bello, ve lo assicuro, entrare nell’aula bunker con la fascia tricolore e vedere tutti quelli del clan Parisi che con il pugno sbattono sulle sbarre perché sei entrato tu, e li hai attaccati sul giornale nei giorni precedenti». (Corriere)