Difesa, Balcani sempre più strategici. Dal Kosovo alla Bosnia Erzegovina, ecco dove sono i militari italiani

Il Sole 24 ORE ESTERI

A rendere l’idea dell’interesse strategico dell’area dei Balcani per la difesa sono state le parole del generale Francesco Paolo Figliuolo , Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze. Figliuolo è intervenuto giovedì 11 aprile in audizione in Senato sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri media

Si tratta di una moderna Fremm classe Bergamini con missili terra-aria Aster e cannone da 127 millimetri. È in prima linea tra le forze italiane impegnate a presidiare il fianco Est della Nato. (Il Sole 24 ORE)

Tremila uomini, 1.100 mezzi terrestri, una nave da guerra e oltre 20 assetti aerei. (ilGiornale.it)

In questo momento ciò che serve è proprio la presenza dei peacekeeper sul campo perché comunque la loro stessa presenza è una garanzia”, ha detto Figliuolo, in relazione alla Forza di interposizione delle Nazioni Unite in Libano (Unifil). (infodifesa.it)

Caro generale Figliuolo, le scrivo questa cartolina perché ho letto che è stato lei, in quanto Comandante del vertice operativo interforze, a illustrare al Parlamento l’altro giorno il nuovo massiccio impegno dell’Italia su quello che ormai tutti chiamano il «fianco orientale», cioè lo schieramento ... (La Verità)

Sperando di poter mettere un punto a conclusione di un fine settimana col fiato sospeso, possiamo cosi ricapitolare: l’Iran degli ayatollah ha dato la prova di forza che annunciava di dare da due settimane e ha lanciato cinque ondate di strike, tre con i droni kamikaze Shahed 136 e due con missili da crociera e balistici; Israele ha a sua volta dimostrato al mondo di essere protetta e avere una eccellente difesa (principi “storici” andati in frantumi la mattina del 7 ottobre) neutralizzando il 99 per cento dei 300 tra droni e missili lanciati; Teheran e le capitali dei paesi proxi hanno così potuto fare festa con un po’ di bandiere bruciate e clacson impazziti; la diplomazia, quella della Casa Bianca in testa, ha convinto il premier israeliano Bibi Nethanyau a mettere la testa sotto il ghiaccio e a fermarsi qua. (Tiscali Notizie)

Saranno loro a dare il cambio ai colleghi del 132° reggimento carri di Cordenons, in Bulgaria da febbraio, al comando della missione Nato di vigilanza rafforzata eVA (enhanced Vigilance activity) a guida italiana ormai da due anni. (Il Messaggero Veneto)