Rivelazione choc del Times: “Uno squadrone della morte di soldati britannici assassinava gli afghani”

La Stampa ESTERI

Le donne e i bambini erano legati, con cappucci neri sulla testa, trattenuti in una parte del piccolo complesso.

Una squadra “segreta” del Sas, avrebbe operato come uno squadrone della morte in Afghanistan.

Lo rivela il Sunday Times che ha avuto accesso al fascicolo di una causa in tribunale per fatti accaduti nel 2011.

L'inchiesta e' nata dalla denuncia su un episodio: il 16 febbraio 2011, l'unità SAS senza nome arrivò con un elicottero Chinook al villaggio di Gawahargin, nella provincia dello Helmand meridionale. (La Stampa)

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Condividi. Una presunta unità segreta 'deviata' di militari delle forze speciali britanniche Sas avrebbe compiuto una serie di azioni notturne in villaggi dell'Afghanistan, uccidendo a sangue freddo civili disarmati. (Rai News)

Leggi su lagazzettadelmezzogiorno. (Zazoom Blog)

Nel 2014 il suo esposto è stato ritenuto abbastanza serio da spingere la Royal Militare Police, la polizia militare britannica, ad aprire un’inchiesta. Il sospetto è emerso da un processo all’Alta Corte di Londra, il cui giudice si è visto sottrarre documenti giudicati “top secret” e ha richiesto perciò spiegazioni al ministro della Difesa. (la Repubblica)

. . – ROMA, 02 AGO – Una presunta unità segreta ‘deviata’ di militari delle forze speciali britanniche Sas avrebbe compiuto una serie di azioni notturne in villaggi dell’Afghanistan, uccidendo a sangue freddo civili disarmati. (Libertà)

- ROMA, 02 AGO - Una presunta unità segreta 'deviata' di militari delle forze speciali britanniche Sas avrebbe compiuto una serie di azioni notturne in villaggi dell'Afghanistan, uccidendo a sangue freddo civili disarmati. (Tiscali Notizie)

L’accusa viene dal domenicale britannico Sunday Times, che afferma di aver visionato alcune email e file segreti attinenti a una causa presso l’Alta Corte, che potrebbero gettare luce su almeno 33 uccisioni in undici distinte operazioni segrete compiute sul teatro di guerra afghano nel 2011. (Corriere del Ticino)