Chi spinge e chi frena sul tetto ai prezzi del gas

Start Magazine ECONOMIA

L’Europa, comunque, non è unita nella proposta di imporre un tetto al gas

L’OPINIONE DI CLÒ SUL TETTO AI PREZZI DEL GAS. L’economista esperto di energia ed ex ministro dell’Industria ha spiegato infatti che “gran parte delle importazioni di gas” avvengono all’interno di contratti a lungo termine che sono stati stipulati tempo fa, con prezzi diversi più bassi di quelli attuali.

Ecco perché. Imporre un prezzo al tetto del gas?

Intervistato dal quotidiano Verità & Affari, Alberto Clò – direttore responsabile della rivista Energia ed ex-ministro dell’Industria nel governo Dini – ha detto di considerare “inconsistente” e di fatto irrealizzabile la proposta dell’Unione europea di stabilire un tetto ai prezzi del gas naturale. (Start Magazine)

La notizia riportata su altri media

I due Paesi hanno introdotto un meccanismo temporaneo, della durata di 12 mesi, che stabilisce un prezzo di riferimento del gas di 40 euro al megawattora contro il prezzo di mercato corrente che oscilla tra i 100 e i 110 euro. (Corriere della Sera)

Poi aumenterà di cinque euro ogni mese fino ad arrivare ai 70, con una media di 48,8 euro. Con l’approvazione definitiva del tetto al prezzo, si fissa il costo del gas a 40 euro a Megawattora per i primi sei mesi. (Il Fatto Quotidiano)