Bomba carta di camorra alla pizzeria, guerra fra clan a Firenze

Stamptoscana INTERNO

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la bomba carta che esplose davanti al locale fu piazzata da associati di un clan rivale, arrivati dalla Campania per mettere a segno il blitz incendiario.

Sulla questione della presenza delle cosche in Toscana, interviene il prefetto Messina: “Per la città di Firenze è stato un bene che si sia intervenuti in questa fase e con grande rapidità

Giuseppe Creazzo, si è svolta nel capoluogo toscano e in alcune località delle province di Salerno, Prato, Latina, Verona e Potenza (Stamptoscana)

La notizia riportata su altri media

Tutti e tre sono stati sottoposto ad alcol test e droga test e, in via precauzionale, sono state ritirate le patenti di guida. APPROFONDIMENTI L'INCIDENTE Investito sulla statale, muore un ciclista L'INCIDENTE Choc a Torrecuso nel Sannio, si ribalta camion dei pompieri: 6 feriti ABRUZZO Chieti, investita su via Croce: muore anziana nella notte (ilmattino.it)

Tacendo sul suo passato e sulle misure di prevenzione che gli avrebbero altrimenti impedito di far impresa, con la pizzera di Porta al Prato Luigi Cuomo avrebbe avviato il nuovo business del clan, quello pulito. (La Nazione)

Si tratta del gestore, che non avrebbe rispettato il calendario di conferimento diffuso dall'amministrazione comunale. Controlli e sanzioni a Nocera Inferiore da parte della polizia municipale, su richiesta dell’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Manlio Torquato. (SalernoToday)

E' quanto sarebbe emerso dalle indagini condotte da polizia e guardia di finanza, coordinate dalla Dda di Firenze. Polizia e Guardia di Finanza sgominano un gruppo criminale con tentacoli anche nel Veronese. (il Corriere delle Alpi)

Le altre persone coinvolte nell’incidente avvenuto a Nocera Inferiore sono illese. E’ nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Umberto I.I medici gli hanno dovuto amputare una gamba e il piede, entrambi incastrati tra le lamiere dopo il tremendo impatto. (Metropolis)

I reati contestati agli indagati sono quelli di associazione a delinquere con l’aggravante mafiosa per aver agevolato il clan camorristico, presente nella provincia di Salerno. Il gruppo aveva scelto una pizzeria di Firenze, acquisita all’indomani dell’inizio della pandemia Covid, come sede dove incontrarsi per stoccare e ricettare il provento delle attività illecite. (Stylo24)