Il segreto degli agnolotti del plin. Il New York Times celebra il piatto con valore “sacro”

Il segreto degli agnolotti del plin. Il New York Times celebra il piatto con valore “sacro”

Anche il New York Times celebra gli agnolotti del plin piemontesi. In un lungo reportage che uscirà domenica sull’inserto T Style Magazine del celebre quotidiano statunitense (l’anteprima dell’articolo è già visibile sul sito del giornale newyorkese) la giornalista Dawn Davis è partita da una semplice domanda: «Qual è la pasta ripiena più pregiata d’Italia?». E dopo aver affrontato una dissertazi… (La Stampa)

Ne parlano anche altre testate

– Non c’è pasto migliore (e più lungo) del pranzo della domenica e gli italiani lo sanno bene: attorno alle tavole imbandite di ogni pietanza, le famiglie allargate di ogni parte d’Italia si ritrovano per condividere insieme pranzi di cui si conosce l’inizio ma non la fine e dove famiglia, cibo e infinite conversazioni le tre caratteristiche principali che rimarcano il “piacere di stare a tavola”. (IL GIORNO)

Mica che la cosa ci stia stretta, provateci voialtri a farne di cose così. Il pezzo di Dawn Davis, di quelli con le foto fatte bene (da Sharon Radisch) che ti fanno pensare ‘vedi i giornali che hanno i soldi’, è ben fatto. (Il Fatto Quotidiano)

Il New York Times, noto quotidiano americano, ha pubblicato online un lungo articolo che racconta la tradizione del pranzo della domenica in Italia. L’elogio del “pranzo della domenica” tra tradizioni e piatti tipici (inItalia)

Il pranzo della domenica italiano è invidiato in tutto il mondo. L'ode da parte del New York Times sulla nostra tradizione

Il tutto «in perfetto stile italiano» Il pranzo della domenica? Una delle usanze italiane più radicate di sempre tanto da meritare l’attenzione del New York Times. (Corriere della Sera)

Dalle tavole piemontesi alla conquista del mondo (culinario). (Torino Cronaca)

Il giornalista di origini italiana ha scritto:”‘Pleasure of the table’ significa ‘il piacere della tavola’ e non ha un analogo inglese perché gli americani e i britannici non conoscono quel piacere nel modo come lo conoscono gli italiani. (Il Fatto Quotidiano)