Emiliano in Commissione antimafia: “Io non sono indagato”. E sull’incontro con la sorella del boss: “Le spiegai che l’aria era cambiata”

La Repubblica INTERNO

L’incontro di una decina di anni fa con la sorella del boss Tonino Capriati, alla quale avrebbe “affidato” l’allora assessore comunale ai Trasporti Antonio Decaro. Ma anche i messaggi con cui il 10 aprile invitava il direttore dell’Arti, Alfonsino Pisicchio (già assessore regionale e comunale), a dimettersi in vista di una probabile accelerazione dell’inchiesta che lo riguardava e che poche ore d… (La Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Dopo aver superato indenne la mozione di sfiducia delle destre, Michele Emiliano è stato sentito dalla commissione Antimafia, presieduta da Chiara Colosimo, per discutere del terremoto giudiziario scoppiato in Puglia. (LA NOTIZIA)

Il governatore è in aula a Palazzo San Macuto dove ha svolto una relazione per rispondere poi alle domande dei commissari. Emiliano ha spiegato in sostanza che l'incontro con la sorella del boss Tonino Capriati serviva a far capire al clan egemone della Città vecchia "che l'aria era cambiata, che non comandavano più loro". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

BARI – «L’incontro con la sorella del boss Capriati e altre donne di Bari Vecchia da me citato dal palco aveva l’unico scopo di far capire che l’aria a Bari era cambiata, che dovevano comportarsi bene, mai per chiedere protezione come qualcuno sostiene in maniera strumentale». (Quotidiano del Sud)

Il presidente della Regione Puglia spiega le sue dichiarazioni sui rapporti tra clan e membri delle istituzioni (Corriere TV)

«Bari vecchia andava liberata dalle auto, andavano messe le telecamere e bisognava realizzare le richieste del Comune. (Corriere)

“Basterebbe elencare al presidente Emiliano il vasto numero di persone che della Regione Puglia, scelte da lui, sono state indagate e condannate, tra queste c’è anche la condanna del collega Stefanazzi che all’epoca dei fatti era capo Gabinetto. (l'Immediato)