Rafah sul tavolo di Biden. L’Onu colpita in Libano

Il Manifesto ESTERI

Roma, Londra, Parigi, Berlino, Copenaghen, Belfast, Oslo, Madrid, Edimburgo, Amsterdam. E poi San Francisco, Rabat, Amman, Tokyo, New York e tante altre: ieri milioni di persone in tutto il mondo sono scese in piazza – come accade ogni sabato da quasi sei mesi – in occasione della Giornata della terra palestinese per chiedere il cessate il fuoco su Gaza. L’ENNESIMA PROVA di forza delle società civili globali che giunge a pochi giorni dalla storica risoluzione 2728 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, a oggi inapplicata, e il giorno dopo la notizia della mega fornitura statunitense di armi a Israele (Il Manifesto)

La notizia riportata su altri giornali

Le fonti spiegano che il nuovo pacchetto di aiuti militari prevede la consegna di oltre duemila bombe e 25 caccia F35. (Tiscali Notizie)

La nuvola di bugie che copre Israele ha molti spessi strati, uno è dedicato al rapporto con gli Usa, anzi fra Biden e Netanyahu. Logico che i due, scuole politiche e di pensiero diverse, non vadano d'accordo, che a Netayahu stia a cuore prima di tutto vincere la guerra, a Biden oltre che questo obiettivo un rafforzamento dell'aiuto umanitario. (ilGiornale.it)

Le armi Usa per Israele Le fonti spiegano che il nuovo pacchetto di aiuti militari prevede la consegna di oltre duemila bombe e 25 caccia F35. (Adnkronos)

Si continua a morire nella Striscia di Gaza, il numero di vittime dal 7 ottobre n avanti va verso quota 33mila. L'agenzia di stampa palestinese Wafa e l'emittente Al Jazeera riferiscono di almeno 17 morti e 30 feriti in un bombardamento israeliano che nel sabato di Pasqua ha colpito un gruppo di persone in attesa dei camion di aiuti umanitari alla rotonda del Kuwait, a Gaza City. (Today.it)

Un nuovo pacchetto di aiuti da 2,5 miliardi di dollari che fornirà a Israele nuovi cacciabombardieri F-35 e soprattutto munizioni e bombe per proseguire l’offensiva. Anzi le offensive. (La Stampa)

«Abbiamo continuato a sostenere il diritto di Israele a difendersi – ha commentato un funzionario anonimo della Casa bianca al quotidiano – Gli aiuti condizionati non sono mai stati la nostra politica». (Il Manifesto)