Pechino, Blinken auspica progressi nei rapporti tra Usa e Cina. Wang: “Crescono fattori negativi”
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha incontrato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi a Pechino. Wang Yi ha detto al segretario di Stato Usa che le relazioni tra le due maggiori economie del mondo stanno "cominciando a stabilizzarsi", soprattutto dopo che Biden e il presidente Xi Jinping si sono incontrati a novembre. "Ma allo stesso tempo, i fattori negativi nel rapporto continuano ad aumentare e a svilupparsi", ha detto Wang. (la Repubblica)
La notizia riportata su altri giornali
La Cina è il principale fornitore di macchine utensili, microelettronica, nitrocellulosa fondamentali per produrre munizioni, propellenti per missili e altri prodotti a duplice uso che Mosca sta utilizzando per potenziare la sua base industriale della difesa». (ilmessaggero.it)
Ogni tanto la guerra a Gaza oscura quella in Ucraina, e ogni tanto quella in Ucraina oscura lo scontro gigantesco che sottende: una guerra per procura tra le due grandi superpotenze del pianeta, gli Stati Uniti e la Cina. (Corriere della Sera)
Pechino detesta le misure tecnologi… Evidentemente le due superpotenze mondiali sono per tenere sotto controllo le numerose tensioni bilaterali. (La Stampa)
Con la campagna elettorale lanciata ormai verso le presidenziali di novembre e col confronto con Pechino tra i pochi temi bipartisan in grado di unire il Congresso, era inevitabile che la visita in Cina del segretario di Stato Antony Blinken si limitasse a fotografare lo status quo dei rapporti, che sembravano in ripresa, dopo il vertice tra Joe Biden e Xi Jinping dello scorso novembre a San Francisco. (ilGiornale.it)
E questo particolare la dice lunga sull’importanza della visita del segretario di Stato Usa. Con Blinken non è stato così. (L'Eco di Bergamo)
La Cina aiuta la Russia nella guerra contro l'Ucraina. "La Russia avrebbe problemi a sostenere il suo assalto all'Ucraina senza il sostegno della Cina", dice Blinken in conferenza stampa, dopo i colloqui con il leader cinese Xi Jinping e il capo della diplomazia, Wang Yi (Adnkronos)