Sul Recovery Fund l'Ue avverte: "Niente soldi agli Stati che non fanno le riforme"

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Il Recovery Fund non è l'albero della cuccagna dal quale chiunque potrà prendere alla bisogna.

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Se ne è parlato anche su altri media

Lo ha spiegato nuovamente il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, alla tedesca Welt. Le altre misure Ue. Tra le proposte presentate dalla Commissione Ue e le misure già operative, le risorse messe i campo superano i 3.000 miliardi di euro. (QuiFinanza)

Ma fino a un certo punto: “Gli Stati dell’Ue che vogliono ricevere i soldi del Recovery Fund devono presentare dei piani di riforme e investimenti da usare per stimolare la crescita e rendere le loro economie più resilienti alle crisi”, ha ribadito Dombrovskis. (Money.it)

Lo ha chiarito il vice presidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, nel corso di un'intervista al quotidiano tedesco 'Die Welt'. Questa è una conseguenza logica e avviene già per molti programmi europei", ha dichiarato Dombrovskis, secondo il quale "se i paesi non promuovono i loro progetti di riforma o non investono, non possiamo finanziare questi progetti dal bilancio dell'Ue". (Adnkronos)

In Irlanda, poi, già si inizia a discutere degli effetti di una digital tax sui colossi del web visto che alcuni hanno proprio lì le sedi europee e certamente non saranno contenti del balzello. Queste richieste faranno quindi parte del pacchetto di riforme che Roma e Bruxelles dovranno concordare già ad ottobre di quest’anno, stando alle Raccomandazioni di maggio. (L'HuffPost)

"Nei fatti - ha aggiunto - le risorse verranno versate soltanto quando determinati obiettivi di riforma saranno raggiunti o saranno definite delle fasi di investimento. "Gli Stati membri che vogliono le risorse dal fondo, nei quali dovranno far capire con qualiintendanoe rafforzare le loro economie contro le crisi", ha affermato il numero due a bruxelles, cogliendo le sollecitazioni dei cosiddetti Paesi "frugali" sulle condizionalità parziali. (Teleborsa)