Ddl Concorrenza, perché le spiagge fanno litigare la maggioranza di governo

Open INTERNO

Il Consiglio di Stato ha stroncato una decisione del Governo Conte che prevedeva di estendere le concessioni agli stabilimenti balneari fino al 2033.

Insomma, i partiti che sostengono il Governo Draghi hanno a disposizione dieci giorni per sciogliere uno dei nodi più importanti del Ddl Concorrenza: quella sulle concessioni balneari.

La direttiva Bolkestein dell’Unione europea. La spinta a cambiare il sistema delle concessioni balneari in Italia arriva da lontano

Sempre secondo il Consiglio di Stato infatti non c’è nessuna possibilità di estendere i permessi, neanche attraverso una nuova legge. (Open)

Ne parlano anche altri giornali

Che in pratica, dopo l’aut aut di giovedì di Draghi, adesso si trova con una pistola puntata alla tempia: in assenza di accordo sul nuovo disegno di legge sulla concorrenza il governo metterà infatti la fiducia sul testo base azzerando tutte le modifiche concordate sino ad oggi ed i correttivi già previsti dal governo a favore degli imprenditori eventualmente esclusi (La Stampa)

Sulla questione dei balneari "troveremo un accordo come abbiamo fatto sul catasto". (La Sicilia)

«Il balletto a cui stiamo assistendo sulle concessioni balneari sta gettando nello sconforto un'intera categoria», la posizione del senatore Fdi, Antonio Iannone In Italia gli stabilimenti balneari sono 6.823 e danno lavoro a 100mila persone. (ilGiornale.it)

Ma se gli operatori del turismo sembrano rassegnati, i Comuni turistici temono la confusione normativa e invocano le proroghe per consentire alle amministrazioni di organizzare i percorsi di evidenza. Nessuna proroga per i balneari, sulle concessioni il Premier Draghi vuole le gare entro il 31 dicembre 2023. (La Nuova Venezia)

Anche il ministro per il Turismo, Massimo Garavaglia, tende la mano: «Per i balneari una soluzione va trovata e trovata in pochissimi giorni. Intanto non soltanto i balneari ma anche i tassisti sono sul piede di guerra. (ilGiornale.it)

Il presidente del Consiglio ha scritto una lettera alla presidente del Senato, Elisabetta Casellati, in cui chiede che il disegno di legge per la concorrenza venga approvato entro maggio. Draghi ricorda che il testo è stato presentato in Senato il 3 dicembre 2021 e che entro dicembre 2022 vanno approvati anche tutti i decreti attuativi. (Il Sole 24 ORE)