A dicembre cresce il mercato dell’auto in Italia, +20,99% su base annua

Mantovauno.it ECONOMIA

ROMA (ITALPRESS) – A dicembre 2022 sono state immatricolate 104.915 autovetture a fronte delle 86.717 iscrizioni registrate nello stesso mese dell’anno precedente, pari ad un aumento del 20,99%. Lo rende noto il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.I trasferimenti di proprietà sono stati 402.769 a fronte di 274.998 passaggi registrati a dicembre 2021, con un … (Mantovauno.it)

Su altre fonti

È il commento di, l'associazione italiana degli stakeholder della mobilità elettrica, il giorno dopo i dati sul mercato auto che ha registrato un +21% a dicembre ma anche l'ennesimo mese in negativo per le vendite di auto a batteria. (Teleborsa)

Occasione di lavoro da cogliere in tutta Italia, a offrirla Trenitalia, la maggiore azienda italiana per la gestione del trasporto ferroviario passeggeri. Trenitalia, la società. Trenitalia Spa rappresenta il maggiore Gruppo italiano per l’amministrazione del trasporto ferroviario passeggeri. (InformazioneOggi.it)

Dicembre conferma il trend positivo degli ultimi cinque mesi, tuttavia, non è sufficiente per riportare in attivo il bilancio complessivo del 2022, che si ferma a 1.316.702 unità, perdendo oltre 141.000 auto rispetto al 2021, con un calo del 9,7%. (AlVolante)

Nell’ultimo mese c’è stato un balzo delle vendite, pari a 104.915, il 21% in più di dicembre 2021, quinto segno positivo consecutivo. Per il Centro Studi Promotor è “uno degli anni peggiori dell’ultimo mezzo secolo”. (Il Corriere di Alba, Bra, Langhe e Roero)

Con la chiusura dell'anno e la diffusione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti delle immatricolazioni di autovetture nuove nel 2022, è tempo di valutazioni per gli addetti ai lavori del settore automotive. (Money.it)

Il mercato italiano dell’auto archivia «uno degli anni peggiori dell’ultimo mezzo secolo», nonostante la crescita a doppia cifra di dicembre. Nel 2022 le immatricolazioni sono state 1.316.702, in calo del 9,7% rispetto al 2021, ma se il confronto si fa con il 2019, l’anno prima della pandemia, la flessione è del 31,3%. (La Sicilia)