Nativi non digitali, l’indagine di Save the Children sulle lacune digitali dei ragazzi: il 29,3% non…

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Nonostante la pandemia li abbia costretti a munirsi di strumenti per seguire le lezioni a distanza, il 29,3% dei ragazzi non è in grado di scaricare un file dalla piattaforma scolastica.

Il 46,1% dei ragazzi intervistati, infatti, non è in grado di riconoscere una fake news che sui temi di attualità

Non basta essere giovani per essere nativi digitali.

Quello che emerge è che il 39% dei giovani (22% dei ragazzi e il 17% delle ragazze) non è stato capace di rispondere correttamente alle domande per valutare le competenze digitali. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri media

Non possiamo permettere che questo accada e per invertire la rotta è necessario partire dal sistema educativo e dalle diseguaglianze che contribuisce a generare”, afferma, Direttrice Generale di Save the Children. (Il Friuli)

I dati testimoniano l’ampiezza della povertà digitale perfino fra i giovanissimi col cellulare sempre in mano. Infatti il 67% dei tredicenni attribuisce un valore positivo agli strumenti digitali per conoscere cose nuove e sviluppare passioni e interessi anche extrascolastici (Il Fatto Quotidiano)

Si pone quindi oggi il problema di comprendere un fenomeno nuovo, quello della povertà educativa digitale Con questo report vogliamo inquadrare il contesto di questo fenomeno per comprenderlo e misurarlo attraverso nuovi strumenti in grado di fornire informazioni utili sull’incidenza della povertà educativa digitale multidimensionale tra i minori di 13 anni ed i fattori che la determinano. (Save the Children Italia)

A raccogliere i dati è un'indagine di Save the Children, che rileva come la maggior parte dei bambini in condizioni di povertà assoluta ha visto i genitori perdere il lavoro durante lo scorso anno Si tratta del 13,6% dei bambini e degli adolescenti italiani. (Fanpage.it)

Oggi, che il Paese ha avviato la strada per l'uscita dalla crisi sanitaria ma non ancora dalla pandemia sociale che ha coinvolto anche loro in maniera pesante, i ragazzi rivendicano un ruolo centrale e fanno proposte concrete per riappropriarsi di una dimensione educativa che riparta da quanto accaduto nell'ultimo anno e ne faccia il punto di partenza per la trasformazione della loro dimensione educativa». (ilmessaggero.it)

Siamo stati invisibili, sfocati agli occhi di chi ci ha guardato fino ad oggi. Il Rapporto “Riscriviamo il Futuro - una rilevazione sulla povertà educativa digitale” è disponibile qui: https://www.savethechildren. (Rai News)