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LA NOTIZIA INTERNO

Mentre la politica italiana si cimenta nella più grande operazione di greenwashing di sempre, con un libro di Del Debbio su Berlusconi, un film su Mediolanum e pure un francobollo, così da costringerci ancora a leccare sul retro il Cavaliere, il più importante gruppo petrolifero del Paese – l’Eni – nemmeno finge di voler diventare più ambientalista e sostenibile. Il filo diretto tra il capo azienda quasi a vita, Claudio Descalzi (nella foto), e la premier Meloni, consente le operazioni più spericolate, come la vendita dell’Agenzia di stampa Agi, che il cane a sei zampe controllato dal ministro leghista Giorgetti sta per cedere senza gara a un deputato della stessa Lega: Angelucci (LA NOTIZIA)

Se ne è parlato anche su altre testate

Eni partecipa negli Stati Uniti al progetto Commonwealth Fusion System (Cfs), spinoff del Mit di Boston, con la tecnica del confinamento magnetico. Eni prevede di realizzare la prima centrale nucleare a fusione industriale nei primi anni Trenta. (Today.it)

MILANO – I “primi anni Trenta”. Non quelli che videro sorgere i Mondiali di calcio, non quelli della fine di Al Capone e dell’inizio di Adolf Hitler. Ma quelli del nostro secolo, il Duemila. E’ l’orizzonte indicato dall’Eni entro il quale il gruppo energetico “prevede di realizzare la prima centrale nucleare a fusione industriale”: nei primi anni Trenta, appunto. (la Repubblica)

Regole chiare ed efficaci per avviare un percorso con la supply chain italiane di ritorno al nucleare, anche attraverso l’istituzione di un’Autorità specifica che guardi al momento alle nuove tecnologie di fissione in attesa di arrivare alla fusione nei prossimi decenni. (Energia Oltre)

Malgrado siamo lontanissimi da una o più eventuali condanne, il terremoto politico pugliese, che sta sconquassando il campo largo, ha riportato alla ribalta i teorici della cosiddetta questione morale. (opinione.it)

La fusione nucleare è destinata a diventare una realtà industriale entro i primi anni Trenta, promettendo un impatto significativo sul mix energetico globale con un'energia più pulita e sostenibile Durante una recente audizione alla Commissione Ambiente del Senato, Francesca Ferrazza, responsabile del gruppo per la fusione di Eni, ha delineato una svolta significativa per l’energia del futuro con l’introduzione della fusione nucleare industriale. (greenMe.it)

Eni partecipa negli Stati Uniti al progetto Commonwealth Fusion System (Cfs), spinoff del Mit di Boston, con la tecnica del confinamento magnetico. Il gruppo italiano prevede di contribuire a realizzare a metà degli anni Venti il primo impianto pilota Cfs-Sparc. (Open)