Afghanistan, donna soldato in aeroporto: "Fuggita da Herat, talebani a casa mia"

Adnkronos INTERNO

"Oggi però non avevo alternative - racconta all'Adnkronos Zhara - oggi dovevo pensare alla mia famiglia, al mio compagno, soldato come me, a un futuro che sognavo qui, per il quale mi sono messa in gioco in prima persona

I talebani hanno distrutto i nostri sogni, ora faranno lo stesso con le nostre vite.

Addestrata a usare armi di ogni tipo, a lavorare fianco a fianco con gli uomini, mai discriminata, mai giudicata, ho ricevuto attestati di stima. (Adnkronos)

La notizia riportata su altri giornali

“Fino a un mese fa ero la responsabile del centro, mi occupavo delle mammografie e dei tumori al seno", racconta infatti a La Stampa una delle dottoresse, "Ora non c’è più nessuno che lo faccia. Lì, grazie alla Fondazione Veronesi, siamo stati messi su un aereo militare e siamo arrivati in Italia" (Yahoo Finanza)

«Il nostro Centro per la prevenzione del tumore al seno di Herat in Afghanistan oggi non c’è più. Resta una grande angoscia per tutte coloro che sono rimaste a Herat e nel Paese e che non potranno più accedere al centro e alle cure mediche (Io Donna)

Ancora una volta a patire le conseguenze sono le donne: al centro accedevano gratuitamente circa mille donne l’anno e dal 2013, anno in cui è stato istituito, sono state esaminate circa 9.300 pazienti. (Elle)

È l’appello di F.R, 40 anni, una delle dottoresse che lavoravano al centro per la prevenzione del tumore al seno della Fondazione Veronesi a Herat, ora caduto in mano ai talebani. La dottoressa da pochi giorni ha trovato rifugio in Italia con la sua famiglia. (Luce)

Fortunatamente sono state tutte evacuate dal Paese e messe in salvo con le loro famiglie, ma oggi ad Herat non c'è più nessuno che si occupi di tumori al seno. Lì, grazie alla Fondazione Veronesi, siamo stati messi su un aereo militare e siamo arrivati in Italia" (Yahoo Finanza)

Le loro attività nei progetti con la ong italiana in tutte le province dell'Afghanistan sono note ai talebani così come i loro nominativi. Fornito da Avvenire. Quattro calciatrici della squadra femminile di Herat sono sbarcate stamani con un volo all'aeroporto di Fiumicino (Roma) dopo l'evacuazione da Kabul, raggiunta dopo giorni di viaggio rischioso. (Notizie - MSN Italia)